Guglionesi

Polemiche sul Teatro Fulvio, la replica dell’associazione Frentania. “Tanti oneri e ottimi risultati”

Il presidente e direttore artistico di Frentania Teatri Aps, Giandomenico Sale, replica così sulla questione del Teatro Fulvio di Guglionesi. 

 

giandomenico sale frentania teatri

“Essendo stata tirata per i capelli l’associazione da me presieduta, devo entrare in merito al lavoro di Frentania Teatri presso il Teatro Fulvio di Guglionesi. L’associazione ha curato le stagioni dal 2011 al 2018 non con poche difficoltà e con budget pubblici inferiori anche del 50% e oltre rispetto a quanto messo a disposizione attualmente. Nonostante ciò in sinergia con l’amministrazione abbiamo sempre portato a casa delle stagioni teatrali che nel corso degli anni hanno sempre ottenuto maggior successo di pubblico anche grazie al lavoro di fidelizzazione che Frentania Teatri ha fatto negli anni, tant’è che quando siamo passati al Teatro Risorgimento abbiamo ottenuto sempre il tutto esaurito. Ma andiamo alle accuse che ho letto nell’articolo.

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Frentania Teatri nonostante fosse all’epoca una neonata associazione si è fatta carico dell’acquisto dell’esistente impianto di proiezione cinematografica investendo diverse migliaia di euro, quando c’è stato il passaggio al digitale il bando della Regione era a rendicontazione, questo vuol dire che un’associazione senza scopo di lucro con pochi anni di vita avrebbe dovuto farsi carico di anticipare circa 80mila euro a fronte di un fondo perduto che sarebbe stato restituito a consuntivo nella cifra massima di 50mila euro. Onestamente non c’erano le potenzialità economiche nell’associazione e non sarebbe stato un investimento conveniente per il bacino d’utenza della sala.

Inoltre si viene accusati di non aver seminato nulla nel teatro. Negli anni che siamo stati presenti nel teatro abbiamo prodotto diversi spettacoli teatrali nati su quel palco e che hanno poi calcato palcoscenici importanti in Italia e all’estero. Dal Roma Europa Festival con lo spettacolo Madre al Napoli Fringe Festival, passando per i palcoscenici di svariate altre città italiane e specificando sempre nelle interviste che tutto era stato possibile grazie al patrocinio del Comune che aveva permesso l’uso del Teatro. Inoltre all’interno della sala sono ancora disponibili e usati all’occorrenza anche dall’attuale amministrazione, lo schermo cinematografico e l’impianto audio di proprietà del sottoscritto, come dimostrato dalla fattura di acquisto inviata e protocollata come richiesto dall’assessore alla cultura.

Detto questo perchè era necessario precisare, ci tengo a dire di voler restare fuori da queste liti che non hanno nulla a che fare con il Teatro consigliando di far tornare fruttuoso il Fulvio come una volta e non limitarsi alla sola stagione teatrale ma lasciarlo aperto per le compagnie amatoriali, per le prove professionali e per i laboratori”.

 

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