Il sindaco di Termoli Francesco Roberti ha inviato una lettera al presidente regionale Donato Toma per chiedere un incontro al più presto possibile con i rappresentanti della marineria termolese che da ieri sono in sciopero contro il caro gasolio e per almeno una settimana non usciranno in mare provocando così il mancato rifornimento di pesce fresco sui banchi del mercato, oltre che nei ristoranti e nei supermercati.
Nel pomeriggio di ieri 8 marzo infatti si è svolto l’annunciato incontro fra i pescatori della flottiglia molisana e i vertici comunali, alla presenza dei rappresentanti di Federcoopesca, Op San Basso e Associazione armatori pesca del Molise.
Il sindaco Roberti si è fatto carico delle richieste già avanzate ieri dalla marineria, fra cui sollecitare il ministero per una anticipazione del fermo pesca obbligatorio per l’anno 2022, la liquidazione del fermo pesca 2021, la sospensione dei pagamenti di mutui come accaduto durante l’emergenza covid-19, la sospensione degli F24 per i versamenti contributivi e la conferma dei benefici per le imprese di pesca già previsti in quanto a sgravi contributivi.
Nella lettera Roberti rimarca che “in difficoltà ci sono 45 imprese della pesca e un indotto che comprende oltre 500 persone che rimarranno importo per tutta la settimana. Per cui le criticità espresse richiede un supporto immediato da parte delle istituzioni”.
La marineria, in attesa di risposte da parte di Toma e di eventuali provvedimenti del governo continuerà a protestare contro il caro gasolio a oltranza.
Crisi pesca – La richiesta di incontro inviata da Roberti a Toma
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