Per la società di casa, si è trattato di un “normale battibecco” quello avvenuto ieri pomeriggio a Limosano tra il giovane calciatore senegalese e un avversario della squadra locale. Quest’ultimo lo avrebbe definito “scimmia” dopo un fallo di gioco avvenuto alla fine del primo tempo. Ma l’offesa ha scatenato la reazione della società del Lokomotiv Riccia che ha tesserato Lamine Sow, centrocampista nato in Africa e arrivato in Molise cinque anni fa: i giocatori hanno abbandonato il campo mentre si stava disputando una gara valida per il campionato di calcio di Prima categoria.
Il sodalizio che unisce i paesi di Sant’Angelo Limosano e Limosano fornisce un’altra versione dei fatti e in un comunicato spiega: “La società e tutti i tesserati dell’A.S.D. Sant’Angelo & Limosano si dissociano fermamente dalle accuse di razzismo mosse dalla societa sportiva Lokomotiv Riccia nei confronti di un nostro calciatore. La nostra associazione sportiva ha sempre condannato con forza qualsiasi episodio di discriminazione. Quanto accaduto durante la partita di ieri è scaturito da un semplice e normale “battibecco” fra due calciatori durante una fase di gioco ed è stato purtroppo strumentalizzato in maniera eccessiva. Siamo rammaricati per le notizie divulgate, anche a mezzo stampa, che offendono la nostra società e le nostre due comunità. Continueremo nella nostra attività sportiva con lealtà e con il massimo rispetto nei confronti degli avversari”.
Sarà stato anche un “normale battibecco”, ma l’episodio ha avuto un’ampia eco anche a livello nazionale: ne hanno parlato anche i più importanti quotidiani nazionali come la Gazzetta dello Sport.
(foto Facebook)
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