Campobasso

Nidi di processionaria, il Comune ordina verifiche. Sanzioni fino a 500 euro

Il sindaco di Campobasso Roberto Gravina ha firmato l'ordinanza per contrastare la diffusione del parassita pericoloso per uomini e animali

Sono previste multe fino a 500 euro per coloro che non rispetteranno l’ordinanza firmata dal sindaco di Campobasso Roberto Gravina per contrastare la diffusione della ‘processionaria del pino’, un parassita pericoloso per uomini e animali, secondo quanto previsto da un decreto ministeriale del 2007.

I proprietari di aree verdi e gli amministratori di condominio con aree verdi private dovranno effettuare entro la fine del mese di aprile verifiche e ispezioni sugli alberi per accertare la presenza dei nidi del parassita e dovranno immediatamente intervenire secondo le modalità indicate dal servizio Fisiosanitario della Regione Molise rivolgendosi a ditte specializzate. Le spese per tali interventi saranno a carico degli stessi proprietari.

Non è un caso che il sindaco Gravina abbia firmato proprio adesso l’ordinanza: lo scorso gennaio sono stati notati primi nidi, mentre tra la fine di marzo e aprile, con la discesa delle larve verso il terreno, si corrono i pericoli maggiori. Una volta a contatto con i peli, questo lepidottero provoca reazioni urticanti che possono essere anche molto gravi: può scatenare orticaria, ma anche difficoltà respiratorie e shock anafilattico. La processionaria è pericolosa anche per gli animali domestici e in particolare per i cani che, ingerendo i peli, rischiano violente infiammazioni della bocca, dell’esofago e dello stomaco, oltre al soffocamento. Nei casi più gravi si può innescare il processo di necrosi della lingua e di altre porzioni di pelle della bocca.

A controllare il rispetto dell’ordinanza saranno gli agenti della Polizia municipale. Le verifiche dovranno essere effettuate con maggiore attenzione sulle specie di alberi soggette all’attacco del lepidottero: pino silvestre (Pinus sylvestris), pino nero (Pinus nigra), pino strombo (Pinus strobus), senza però trascurare altre aghifoglie, quali – a titolo esemplificativo – cedro dell’ Himalaya (Cedrus deodora), cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica) e larice (Larix decidua).

Nella stessa ordinanza il sindaco vieta di abbandonare i rami con nidi di processionaria presso i centri di raccolta comunale di rifiuti e nelle vicinanze dei contenitori per raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, indifferenziato e organico oppure dei cestini dislocati in città.

(foto Facebook)

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