Tornano artificieri e sub

Mezzo anfibio nei fondali di Termoli, riprende rimozione ordigni. Da valutare il recupero

Il Dukw affondato durante la seconda guerra mondiale e scoperto lo scorso giugno attende il brillamento degli ultimi esplosivi. In seguito bisognerà capire se potrà essere rimosso e nel caso esposto in un museo

Riprendono dopo la sospensione invernale le operazioni di rimozione e brillamento degli ordigni bellici che giacciono all’interno del mezzo anfibio Dukw, risalente alla seconda guerra mondiale, e ritrovato casualmente lo scorso giugno nelle acque del lungomare nord di Termoli.

Domani mattina 30 marzo gli artificieri della Marina Militare italiana torneranno sul posto insieme ai palombari del gruppo operativo subacqueo della capitaneria di porto di Termoli. Il recupero di esplosivi e artiglieria pesante è iniziato già la scorsa estate ed è andato avanti fino a ottobre, per poi subire un necessario stop durante l’inverno.

Nella mattinata di domani 30 marzo ci sarà un nuovo intervento di rimozione ordigni e brillamento al largo, come previsto da apposita ordinanza pubblicata oggi dalla Capitaneria di porto di Termoli.

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“Le operazioni non dovrebbero terminare domani ma comunque prima dell’estate” fa sapere a Primonumero il comandante Amedeo Nacarlo. “La questione è stata sempre attenzionata e la Marina Militare intende terminare appena possibile. È previsto che oltre all’intervento di domani ce ne sia un altro la settimana successiva. Dopo si valuterà se è possibile rimuovere il mezzo dai fondali”.

Soltanto quando tutti gli ordini verranno rimossi dall’interno del relitto verrà valutato se in effetti il mezzo anfibio appartenente alle truppe alleate è recuperabile. In quel caso il Dukw verrebbe posizionato con tutta probabilità in qualche museo per poter essere visionato.

Resta in piedi la proposta del Museo Internazionale delle guerre mondiali di Rocchetta a Volturno che già la scorsa estate aveva manifestato interesse alla valorizzazione del ritrovamento anche tramite un accordo con il Comune di Termoli.

Infatti nel caso in cui il mezzo anfibio verrà ripescato dal mare è molto probabile che rimanga a Termoli in uno specifico sito visitabile da cittadini e turisti.

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