Al di là del covid

Lilt, 100 anni e iniziative per prevenire tumori: “Dobbiamo recuperare il tempo che il Covid ci ha sottratto”

Dal 19 al 27 marzo la Lega Italiana per la lotta contro i Tumori ha organizzato iniziative che coinvolgono Asrem, scuola e Università. Il presidente Pietracupa: "Se ci fosse un bollettino sul cancro, spaventerebbe di più di quello del covid". Il dg Florenzano: "Negli ultimi sei mesi abbiamo dato un'accelerata per recuperare il tempo sugli interventi chirurgici e le visite ambulatoriali"

Uno degli effetti più drammatici della pandemia ha coinvolto anche i malati oncologici: visite cancellate o rimandate per i rischi del contagio, accesso alle cure molto più lente. Pochi giorni fa, ad esempio, sul quotidiano Repubblica, Cittadinanzattiva ha reso noti alcuni dati molto preoccupanti: fra 2020 e 2021 sono state sospese 13 milioni di visite specialistiche, 300mila i ricoveri non sono stati effettuati, 500mila interventi chirurgici sono stati rimandati. Rimandati anche gli screening oncologici: ben 4 milioni.

La Litl invece ha stimato che nel 2020 in Italia le vittime del cancro sono state più del doppio rispetto a quelle del Coronavirus: 183 mila contro 75.891. “Se ci fosse un bollettino sul cancro spaventerebbe di più di quello del covid”, l’amara sintesi Mario Pietracupa, presidente regionale della Lega italiana per la lotta ai tumori che negli ultimi mesi sta aumentando gli sforzi per recuperare il tempo perso. Tornano quindi gli appuntamenti con l’obiettivo di informare i cittadini e attuare la prevenzione.

E’ in questo contesto che la Lega italiana per la lotta ai tumori celebra i cento anni di attività lanciando una Settimana dedicata alla prevenzione dal 19 al 27 marzo illustrata nell’incontro con i giornalisti che si è svolto oggi pomeriggio (15 marzo) all’Asrem. “Invece di limitarci alle sole celebrazioni – le parole del presidente Mario Pietracupa – abbiamo pensato di essere presenti in maniera permanente all’Asrem e all’Unimol. La cultura della prevenzione deve essere promossa sin dalle giovani generazioni, all’università e nelle scuole”. Lilt è pronta ad ampliare i servizi in Molise. Ecco le prospettive delineate dal presidente Pietracupa: “Grazie alla disponibilità del dg Asrem e del rettore Brunese, saremo presenti tutto l’anno per ribadire l’importanza della prevenzione: distribuiremo materiale informativo, organizzeremo giornate dedicate agli screening, metteremo in campo ulteriori iniziative. Cercheremo insomma di recuperare il tempo che il covid ci ha sottratto, l’obiettivo è sollecitare il cittadino a riprendere il percorso della prevenzione”. E poi “chiederemo anche agli altri attori della sanità di poter contribuire partendo dall’informazione per andare alla prevenzione”.

Lilt Pietracupa Brunese Florenzano Franchella Ottaviano

L’Azienda sanitaria regionale ha accompagnato (e continuerà a farlo) questo percorso organizzando l’Ottobre Rosa, il Novembre azzurro e le recenti iniziative in campo nefrologico. “Sono tutte iniziative volte a intercettare il bisogno di salute dei cittadini. Abbiamo fatto ripartire il camper mobile per gli screening per la neoplasia alla mammella e raggiungendo anche i paesi”, ha evidenziato il direttore generale Oreste Florenzano. “Purtroppo durante la pandemia abbiamo dovuto affrontare grosse difficoltà anche su questo aspetto della prevenzione oncologica. Negli ultimi sei mesi abbiamo dato un’accelerata per ridurre le liste di attesa e recuperare il tempo sugli interventi chirurgici e le visite ambulatoriali”.

Nonostante ciò, la Lilt ha fornito le prime risposte: 300 mammografie alle donne quarantenni, che non rientrano in quella fascia d’età maggiormente attenzionata per prevenire il tumore al seno, 400 visite alla prostata. Numeri forniti dalla presidente provinciale di Campobasso Milena Franchella: “La prevenzione è una fondamentale per sconfiggere questa malattia, una diagnosi precoce consente di guarire e garantisce una buona qualità della vita alle persone che possono sopravvivere a questa patologia”.

Maria Ottaviano, presidente provinciale della Lilt di Isernia, ha ribadito che “in pandemia non abbiamo mai interrotto i nostri servizi, siamo sempre presenti nel reparto di Oncologia dell’ospedale di Isernia e soprattutto in questo periodo di pandemia siamo stati caricati da una responsabilità in più. La Settimana che ci attende valorizza la prevenzione, quest’anno abbiamo promosso progetti per la prevenzione alimentare tra gli alunni delle scuole e negli istituti alberghieri”.

Anche Unimol è partner di un’iniziativa che ha riscosso l’apprezzamento del rettore Luca Brunese: “Penso che si sia fatto molto e che si possano fare altre cose insieme. Nell’ambito delle patologie oncologie, arrivare presto significa arrivare meglio, dare una chance diversa al paziente oncologici. Oggi abbiamo pazienti metastatici che hanno un orizzonte di vita, che sopravvivono 10-20 anni. Tutto ciò prima era inimmaginabile”.

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