Trasporto su gomme

L’Atm riduce le ore di riposo agli autisti: il 22 marzo sciopero dalle 19 alle 23

Dalle 19 alle 23 del 22 marzo, l’Atm sciopera. L’annuncio in una nota della Faisa Cisal che denuncia la riduzione delle 45 ore di riposo settimanale del personale di guida che effettua percorsi sopra i 50 chilometri da parte dell’azienda.

“La società – si legge nella nota che annuncia la sospensione delle corse – sostiene le proprie ragioni e quindi la non applicabilità del regolamento Ce n.561/06, in quanto gli autisti, effettuando frequenti fermate, percorrerebbero tratte sotto i 50 chilometri. A supporto, cita la sentenza della Corte di Appello di Campobasso n.76/19. In cui si legge che è: rispondente alle finalità del Regolamento comunitario che nel prevedere norme più stringenti per la salvaguardia della salute dei lavoratori e per la sicurezza dei servizi, ha limitato il proprio campo di applicazione ai servizi ritenuti oggettivamente più logoranti e faticosi, perché sviluppati su una lunga percorrenza e sui tempi di guida più gravosi. Il servizio che si arresta ogni 10 o 15 km per l’effettuazione di fermate per la salita e la discesa dei viaggiatori e per l’emissione dei titoli di viaggio, per sosta inoperosa, dovendo essere configurato, a tutti gli effetti, ad un servizio che colleghi due località distanti fra loro meno di 50 chilometri”.

Secondo l’organizzazione sindacale le legge prevede tutt’altro. La parola “tratta” “è inesistente nel regolamento ed anche, almeno nel significato attributo, nel Codice della strada. “Il D.Lgs n. 67/11 ha inserito il conducente di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibito a servizio pubblico, fra i mestieri particolarmente faticosi e pesanti (usuranti), non ha inserito il conducente di camion che effettua lunghe percorrenze. Quindi, è esattamente il contrario” scrive la Faisa Cisal. E ancora: “Non disciplina nemmeno il concetto di linea, ma fa riferimento ad un servizio regolare passeggeri. Per servizi regolari si intendono i servizi che assicurano il trasporto di viaggiatori con una frequenza e su un itinerario determinati e che possono prendere a bordo e deporre i viaggiatori alle fermate preventivamente stabilite”.

Secondo il sindacato una ulteriore criticità della questione è che il 98% delle fermate in regione per il servizio pubblico sono illecite, perché non in regola con quanto prevede il Codice della strada, per cui “l’autista oltre a rischiare civilmente e penalmente, si vede ridurre ingiustamente il riposo, per aver obbedito agli ordini dell’azienda e non a quelli del Codice della strada. Infine, non si può fare a meno di segnalare che sia le fermate sia la riduzione dei riposi sono due violazioni di legge, inerenti la sicurezza, per cui l’autista molisano potrebbe anche non essere sanzionato in Regione, ma, senz’altro, appena fuori dei confini regionali. Ad aggravare la situazione è anche il mancato intervento dell’ente regione, la cui giustificazione è che si tratta solo di una violazione contrattuale”.

Ecco allora che dopo inutili tentativi di conciliazione e scioperi che non hanno sortito alcun effetto sperato si torna a sospendere le corse il 22 marzo prossimo: “personale viaggiante dalle 19 alle 23 senza servizi garantiti, perché lo sciopero si svolge fuori dalle fasce di garanzia”.

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