Deciderà la procura federale

Insulto razzista in campo, nessuna squalifica per il calciatore. Sconfitta a tavolino per il Riccia

Il giudice sportivo ha decretato il 3-0 a tavolino a favore del Sant'Angelo Limosano ma nel referto dell'arbitro, che al momento del fatto era distante, non ci sono riferimenti alle parole razziste nei confronti del senegalese Lamine Sow

Partita persa a tavolino per 3-0 alla Lokomotiv riccia, la squadra che sabato scorso 26 marzo ha abbandonato il campo alla fine del primo tempo del match di Prima categoria girone B contro il Sant’Angelo Limosano accusando il calciatore della squadra di casa, Michele Zullo, di aver pronunciato un insulto razzista nei confronti del giovane senegalese Lamine Sow, che era in campo proprio con la squadra degli ospiti.

Nessuna squalifica nei confronti dello stesso Michele Zullo perché, come avevano già anticipato i calciatori riccesi, l’arbitro si trovava in un punto del campo distante rispetto a dove sarebbe avvenuto l’episodio incriminato. Inoltre la società ospite era consapevole di andare incontro alla sconfitta a tavolino e non ha intenzione di presentare ricorso e quindi non ripetere l’incontro, in quanto la decisione di abbandonare il campo è stata presa come gesto per stigmatizzare l’insulto razzista.

A stabilire se davvero Michele Zullo ha pronunciato l’insulto “scimmia di merda” nei confronti del giovane calciatore africano sarà quindi l’indagine richiesta dalla Lega Nazionale Dilettanti Molise alla Procura federale.

Fra le altre decisioni del giudice sportivo c’è anche la penalizzazione di un punto in classifica alla Lokomotiv Riccia, come da regolamento, una ammenda da 300 euro e una squalifica fino al prossimo 6 aprile per l’allenatore Davide Morrone.

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