Il 20 febbraio 2021 il Centro Vaccinale di Larino iniziava l’attività.
Il clima era teso, i numeri del contagio crescevano, i pazienti critici numerosi, anche i decessi tendevano a salire. Un altro sentimento, diffuso, era la diffidenza verso il vaccino. Quale vaccino? Come funziona? Ma io lo posso fare?
Tante le domande, i dubbi, le paure e tante anche le difficoltà nel rassicurare, nell’ascoltare, nello spiegare. Non è stato un periodo facile, né da vivere, né da gestire anche per la necessità di riferimenti abbastanza limitati, anche a livello nazionale, in termini di numeri e di esperienze pregresse.
Certamente un fatto rimane ben scolpito in mente, la determinazione di avere un Centro Vaccinale a Larino, da parte nostra, operatori sanitari, vaccinati dall’Asrem, a Termoli, all’inizio di gennaio. Appena il dottor Giorgetta, Direttore del Distretto Sanitario, prospettò la possibilità, se ci fosse stato personale disponibile, di aprire un Punto Vaccinale a Larino, decidemmo di “partire”.
Non ci fu bisogno di pregare nessuno, ci fu una adesione entusiasta e consapevole. Oggi, ad un anno di distanza, possiamo cominciare a fare un bilancio del lavoro fatto.
Durante quest’ anno sono cambiate alcune cose, sia nella composizione della “squadra vaccinale” (gli infermieri della Casa della Salute sostituiti da due giovani colleghi, assunti con procedura apposita per il Covid, i medici delle Unità Operative Speciali che hanno dato disponibilità a vaccinare), sia nell’ubicazione del Centro, con l’utilizzo di spazi più ampi e funzionali.
Possiamo senz’altro dire, che la risposta, sia in termini numerici, che di “gradimento”, è stata ottima.
Anzi per darvi una visione più precisa della situazione, due grafici che riassumono bene l’attività totale e la distribuzione per età delle vaccinazioni effettuate.
Naturalmente l’attività continua, benchè i numeri siano sempre più esigui, sia con le terze dosi che per chi voglia, finalmente, iniziare a vaccinarsi.
Il bilancio insomma è per me, assolutamente positivo. Colgo questa occasione, per ringraziare il dottor Giorgetta e la dirigenza Asrem per la fiducia riposta e tutti coloro che hanno partecipato, a vario titolo, a questa esperienza, per la dedizione, la professionalità ed anche un ritrovato orgoglio di “appartenenza”.
La Casa della Salute “G. Vietri”, prossima Casa di Comunità, e prossimo Ospedale di Comunità, ha tutte le potenzialità per essere l’espressione di quella sanità territoriale, prossima a venire, ma qui già ampiamente espressa, che davvero può ridare dignità e compiti importanti per la gestione della nostra salute.
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