Sono stati avviati oggi i sopralluoghi dei tecnici che fanno parte del gruppo di imprese che si è aggiudicato i lavori di mitigazione delle due principali frane del territorio molisano, quella di Petacciato e quella di Civitacampomarano. A renderlo noto è il presidente della Regione Donato Toma, che informa dell’avvio della progettazione augurandosi che “si possa procedere con la massima celerità per rispettare le obbligazioni giuridicamente vincolanti”.
Questa mattina a Palazzo Vitale si è svolto un briefieng tra lo stesso Toma, commissario delegato al dissesto, il direttore del secondo dipartimento della Regione Molise Pillarella, soggetto attuatore, il responsabile della struttura tecnica di supporto, alcuni tecnici in rappresentanza del raggruppamento di imprese che si è aggiudicato gli appalti di progettazione e i servizi tecnici per le due frane.
La frana di Petacciato, definita anche grande frana, si è riattivata 7 anni fa. Per anni poco o nulla si è mosso in relazione all’importante fenomeno di smottamento registrato nel marzo 2015. La fase di studio e progettazione è stata avviata nello scorso autunno con 3 milioni, 360mila euro di finanziamento, a fronte di un intervento complessivo che ne richiede oltre 40 milioni. Nel frattempo gli interventi sono stati relativi alla messa in sicurezza: sul Belvedere di Petacciato, la zona vecchia del paese, sono state abbattute diverse abitazioni a rischio e al loro posto realizzata un’area di passeggio. I servizi avviati riguardano la progettazione di fattibilità tecnica ed economica e la progettazione definitiva, oltre allo studio geologico con indagini di natura geotecnica.
Per quanto riguarda il comune di Civitacampomarano invece la gara per la progettazione degli interventi tecnici necessari alla mitigazione risale allo scorso mese di agosto. Il fenomeno franoso interessa il settore settentrionale del centro abitato e si è verificato nei mesi compresi tra febbraio e aprile 2017. La progettazione è stata affidata da Invitalia, agenzia nazionale per attrarre gli investimenti e per lo sviluppo di impresa. Anche in questo caso anni di ritardo rispetto a una problematica che ha richiesto in parte l’evacuazione del centro urbano. Il paese è stato letteralmente spaccato in due. Gli interventi sono finanziati per 1,2 milioni di euro per la prima fase e richiedono oltre 8 milioni di euro (secondo la stima tecnica) per la seconda e definitiva fase di mitigazione.
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