Il direttivo di termoli

Donne nella scienza e pace internazionale, la Fidapa tra storia e attualità

Con il binomio “ Donne e Scienza” la presidente della sezione di Temoli, Esmeralda Pettine, esorta l’impegno alla conquista dei diritti e della pace internazionale

Con un messaggio a tutte le donne del mondo, soprattutto a quante stanno vivendo momenti difficili sospesi ad un filo tra la vita e la morte, quella procurata dalla follia di chi gestisce il mondo, la sezione Fidapa di Termoli, rappresentata dalla presidente Esmeralda Pettine, richiama due giornate celebrative, quella dell’otto marzo e quella dell’undici dello stesso mese.

esmeralda pettine fidapa

Quest’ultima è la giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, proclamata dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite con delibera 22 del dicembre 2015. La prima, quell’otto marzo, più antica e storica introdotta in Italia nel 1922, è stata eletta come simbolo del difficile cammino dei diritti delle donne, delle conquiste sociali, economiche e politiche. “ Per la ricorrenza dell’otto marzo – precisa la presidente- auspichiamo e chiediamo a gran voce il pieno riconoscimento dei diritti delle donne e la pace internazionale”.

Impegnata nella battaglia per il riconoscimento dei diritti delle ragazze e l’adozione della Carta dei Diritti della Bambina, la sezione di Termoli ha realizzato tantissime iniziative in tal senso ed in modo particolare la campagna per l’adozione della Carta a livello istituzionale a Termoli e in diversi comuni del circondario.

La rotonda di piazza Regina Elena, intitolata a Rosa Fazio Longo, prima donna molisana deputato eletta al Parlamento nel 1948, è uno degli altri impegni del sodalizio che ha anche sostenuto l’intitolazione della sala riunioni dell’Istituto Schweitzer alla docente della stessa scuola, Rosella Schiavone che si è dedicata per anni all’educazione in età adulta.

“Quanto alla scienza – precisa la presidente – è giusto affermare che le donne che si sono distinte, sono state tante anche se in realtà la loro dedizione e i risultati raggiunti sono stati posti in secondo piano, salvo rare eccezioni, per la mentalità diffusa e poco incline al riconoscimento della parità, e che ha sostanzialmente scoraggiato, nel corso del tempo, molte ragazze a scegliere indirizzi di studio in tal senso, privilegiando gli studi umanistici”.

Marie Curie e Rita Levi Montalcini, entrambe premi Nobel, sono tra coloro che sfidando ogni pregiudizio, hanno operato in campo scientifico, aprendo la strada a chi oggi, in piena crisi sanitaria, ha prodotto risultanti . Tra queste la biologa molisana Francesca Colavita che all’inizio della inattesa , sconosciuta e sconcertante pandemia, è riuscita ad isolare con la squadra dello Spallanzani di Roma il ceppo responsabile del virus Sars CoV-2”.

Per parlare invece del ramo dell’astronomia, se il sogno tra le galassie si è avverato il merito va a Margherita Hack, che ha saputo tramettere la curiosità e la passione per l’osservazione.

E con questo esempio, il monito della Fidapa nel messaggio della presidente di Termoli, va nella direzione dell’incoraggiamento a sviluppare l’attitudine alla scienza in tutti i campi, “per rispondere al bisogno di conoscenza in un periodo così delicato per l’umanità e per il pianeta, perché – conclude- essere uomini o donne non cambia”.

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