E’ notizia di pochi giorni fa l’aumento retroattivo delle tariffe idriche deciso a Capodanno da Molise Acque.
A renderlo noto è stato il consigliere regionale Giancluca Cefaratti (Orgoglio Molise) che con una sua interrogazione al presidente Donato Toma ha sollevato dubbi di legittimità e proposto che gli aumenti deliberati sia relativi solo alle annualità dal 2022 in avanti e non per il quadriennio 2016-2017-2018 e 2019.
A dirsi pronto oggi a sostenere i Comuni contro questo provvedimento è il presidente dell’Ali, Luigi Valente che bolla come “assurdo e illegittimo l’adeguamento che determinerà l’incremento della spesa idrica in modo retroattivo”.
Se confermati, infatti, questi aumenti dovrebbero pesare nelle tasche di ciascun contribuente tra i 20 e i 30 euro in più. Insomma, dopo gas e luce anche l’acqua costerà di più.
Valente, che è anche sindaco di Vinchiaturo, comprende bene che “in tal modo tutte le amministrazioni comunali del Molise si verrebbero a trovare nella inevitabile condizione di non poter assolutamente far fronte al pagamento a conguaglio in favore di Molise Acque di ingentissime somme non potendo, peraltro, certamente richiederle ai cittadini in un momento così drammatico per tutti, visto anche che le tariffe comunali vengono approvate annualmente in fase di approvazione del bilancio.
Ali Molise – continua la sua nota – sosterrà in ogni modo i Comuni che si opporranno al tentativo di mettere in esecuzione tale assurdo adeguamento retroattivo del metodo tariffario che conterrebbe chiari profili di illegittimità; a tal proposito si preannunciano già numerosi ricorsi da parte dei sindaci i quali potrebbero anche pensare ad un’unica azione giudiziaria collettiva in difesa di tutti i comuni molisani, anche se la migliore soluzione da percorrere resterebbe quella politica con l’intervento della Regione Molise a tutela dei comuni molisani”.
Soluzione che non è escluso arriverà sebbene, come ha evidenziato sempre il consigliere Cefaratti nella sua interrogazione a Toma, “questa decisione, così importante per i bilanci comunali, non è stata mai discussa in maniera chiara con gli enti locali (cioè coi sindaci, ndr)”.
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