Campobasso

Accusa la moglie di tradimenti e incesti inesistenti, la picchia e la violenta: rinchiuso in psichiatria

A carico dell'uomo, un residente di Campobasso, emessa una ordinanza applicativa della misura cautelare nel reparto di psichiatria dell'ospedale Cardarelli

Ossessionato dalla gelosia, convinto in maniera del tutto infondata che la moglie lo tradisse e che lo facesse oltre che con estranei addirittura con uno dei figli maschi. La convinzione che la donna fosse protagonista di un episodio di incesto lo ha spinto ha una serie di azioni di particolare violenza psicologica ma anche fisica, tanto da rendere impossibile la vita per la sua famiglia.

Con l’accusa di maltrattamenti un residente di Campobasso, già gravato da problemi psichiatrici accentuati dall’abuso di alcol, è stato raggiunto da una ordinanza applicativa della misura cautelare nel reparto di psichiatria dell’ospedale Cardarelli. Una decisione proposta dalla Procura della Repubblica e condivisa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Campobasso che ha accolto l’istanza, formulata dopo le indagini della squadra mobile di Campobasso intervenuta numerose volte su richiesta della stessa donna, praticamente disperata e costretta a un inferno quotidiano, e dei figli di lei.

“Un crescendo di azioni oltraggiose, degradanti e denigratorie nei confronti della donna” quelle messe in campo dal marito che l’ha accusata di incesto e tradimento, e che in più occasioni l’ha aggredita fisicamente, costringendola a rapporti sessuali che lei non voleva, offendendola di continuo, riempiendola di insulti e controllandole in maniera maniacale ogni oggetto, compresa la biancheria intima. “Nel corso degli ultimi tempi – ricostruisce la Procura – il comportamento dell’uomo si è fatto sempre più aggressivo e assillante”, come hanno documentato le tante richieste di intervento arrivate sulle centrali operative delle forze dell’ordine. Ora l’uomo si trova in psichiatria dove sarà sottoposto a trattamenti anche farmacologici.

“La vicenda – sintetizza il procuratore capo Nicola D’Angelo – rappresenta una tipologia delittuosa sempre più frequente il cui controllo capillare è tra gli obiettivi di questa procura anche per previre reati più gravi”. Solo nel 2021 sono stati 70 e più i Codici Rossi trattati dalla sezione specializzata della squadra mobile di Campobasso.

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