San martino in pensilis

A fuoco il fienile dei Giovani, in salvo gli animali. Sospetti su atto doloso

Il fienile delle stalle che ospitano i buoi e i cavalli dell’associazione dei Giovani, a San Martino i Pensilis, distrutto dalle fiamme. L’incendio, domato dai vigili del fuoco, si è propagato da alcune balle di fieno poco dopo le ore 13 di oggi 22 marzo, investendo la struttura. L’allarme è stato lanciato tempestivamente anche se in quel momento non c’era nessuno, e i vigili del fuoco intervenuti subito sono riusciti a domare il rogo. Gli animali, gli stessi che correranno la Carrese del prossimo 30 aprile con la squadra caratterizzata dai colori biancoceleste, sono stati messi in salvo.

Giornata di tensione e rabbia a San Martino in Pensilis, dove alle 16 erano ancora in azione le squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Termoli e di Santa Croce di Magliano con il supporto di un’autobotte partita da Campobasso. Il vento ha alimentato le fiamme e reso difficoltose le operazioni di spegnimento. I vigili sono arrivati poco dopo le 13 e 30 in contrada Avocada, tra San Martino e Ururi, dove hanno sede i ricoveri per gli animali delle associazioni Carri.

A prendere fuoco, si apprende da fonti del 115, è stato un fienile attiguo ai ricoveri che ospitano i buoi e i cavalli che il prossimo 30 aprile, dopo 2 anni di stop imposto dall’emergenza covid, correranno la tradizionale Carrese. Gli animali sono stati tratti in salvo e portati in un luogo sicuro, mentre la struttura è andata distrutta. Prematuro ipotizzare le cause del rogo ma non si esclude il dolo. Al contrario, secondo una primissima ricostruzione, proprio la matrice dolosa potrebbe aver giocato un ruolo in questa vicenda, che non è la prima del genere che si verifica a San Martino alla vigilia della Corsa che vede in competizione tre squadre. Oltre ai Giovani ci sono i Giovanotti e i Giovanissimi.

Le fiamme sono partite da alcune balle di fieno in un momento in cui alla stalla biancoceleste non c’era nessuno. L’allarme è stato dato tempestivamente e questo ha permesso di intervenire prima che potesse accadere l’irreparabile.

 

 

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