Termoli

Uno spazio nell’etere per raccontare un’emozione, il blog di Alessia: “Uscite dai binari, adesso è fondamentale”

Alessia Mendozzi ha pubblicato - "finalmente"- il suo blog, uno spazio nell'etere in cui raccontare, raccontarsi, dare spazio alle idee e trasformare in parole le emozioni. "E' la mia vita, ci ho messo tempo ma ci sono riuscita e ne sono felice". Leggere per credere e capire.

Il suo mondo è fatto di parole. Quelle che da un po’ di settimane non sono solo più solo sue, ma di tutti. Di tutti quelli che aprono il suo sito, semplice ma pieno di risorse e di sorprese. Alessia Mendozzi, 42enne termolese, ha “finalmente”, aggiunge lei durante una chiacchierata in cui racconta il suo ultimo lavoro, pubblicato il suo sito e un blog personale per raccontare, raccontarsi, condividere idee, pensieri.

“Ci ho messo una vita per decidere – rivela – poi ho deciso e tra le tremila cose da fare ho detto ora o mai più, così con l’aiuto di un amico che mi ha dato una mano per risistemarlo, nel periodo in cui ero a casa, ci ho lavorato e l’ho pubblicato”.

Lanciato e annunciato con un semplice post su facebook a gennaio, che ha riscosso tanto successo, messaggi di congratulazioni e soprattutto parole che la incoraggiano a continuare a scrivere e condividere, AM storyteller – come si chiama il sito dalle sue iniziali – è semplice, nella grafica, nell’impaginazione e nei colori tenui ma decisi delle foto che arricchiscono le sue parole, ricco di spunti, di spazi e di pensieri da leggere in cui ritrovarsi e non solo.

Alessia mendozzi sito

“Il sito racconta me, è la mia vita, l’ho fatto a mia immagine e somiglianza“. Lì ci sono i suoi anni di vita, raccontati nell’arco temporale di dieci anni, tra scrittura, articoli, lavoro e servizio civile. “Avevo bisogno di rimettere ordine, di pianificare nel caos, dovevo riuscire ad avere una visione, è per questo che l’ho fatto, sono laureata in economia e sono scorpione – ci tiene a precisare lei con il sorriso -, devo avere delle sfide e degli obiettivi e in questo ultimo periodo il sito è stato il mio obiettivo”.

Ad arricchire il tutto tante foto, ricercate, selezionate tra tante. “Sono tutte foto mie, fatte da me o fatte a me da amici, tutte foto molto leggere, molto comiche, non serie insomma. Raccontano dove sono stata, quella con il polpo mi faceva ridere, l’ho fatta a Porto, in Portogallo, quando guardo il mare invece è a Nazarè, dove ci sono le onde più alte del mondo, quella invece dell’inchino è alle Azzorre, uno dei posti più belli che ho visto in vita mia. Amo viaggiare, nel periodo del covid ho girato tanto il Molise e ho scoperto tutti i paesini, anche perdendomi ogni tanto, ma è stato bello anche questo perché ha tante curiosità e per conoscerlo bisogna girarlo, vederlo, ti permette anche di scoprire come siamo”. Il sogno? “Andare in Islanda”.

Nello spazio dedicato alle storie, anche un saluto a Monica Vitti, all’indomani della sua scomparsa. “Quando ho saputo della tua morte ho pensato ‘finalmente sei libera’, poi ho iniziato a piangere”, scrive sul suo sito per ricordare l’attrice italiana scomparsa e un lungo pensiero da leggere, per capire pienamente la sua persona.

Alessia mendozzi sito

“Tutto quello che faccio è basato sulle emozioni – racconta -. A Riga un violoncellista suonava nella piazza freddissima, mi aveva colpito quello che aveva scelto di suonare, l’ho ascoltato perchè nel silenzio surreale la sua musica risuonava, per me sono dei frammenti da ricordare, che poi sfuggono quando uno viaggia, o vive, perchè preso dalle cose da fare le perde, invece i dettagli sono le cose più belle”. 

E’ proprio questo il motivo del suo blog: “Il sito è fatto a modo mio, senza schemi, non c’è la perfezione, ma ci sono io con le emozioni che ho provato e che voglio raccontare, voglio decodificare, perché poi quando ci riesci dici wow. Ognuno di noi ha una sua personalità, dovrebbe conoscerla e tirarla fuori, il viaggio è uno strumento per conoscere altre cose, bisogna anche perdersi. Io mi sono persa spesso, anche in Molise, in mezzo alle strade, ma sono finita nei posti dove non so come ci sono arrivata e ho scoperto cose che non immaginavo, che non avrei mai visto, per questo dico che uscire dai binari aiuta“.

Per lei, che al momento si occupa della gestione delle pagine social per altri, anche i tanti lavori e i progetti portati avanti in questi anni con tanti amici e colleghi, uno degli ultimi l’iniziativa Identità molisane che ha ravvivato lo scorso anno i borghi molisani.

 

Identità molisana sbarca a Termoli. Al Borgo un tour per ammirare le opere in chiave pop

 

Alle Azzorre, in uno dei viaggi più belli che ha fatto, “ho capito cosa è la saudade, ovvero il nostalgico rimpianto, l’ho sentito davvero e non potevo non raccontarlo, non trasformare quella sensazione in emozione”.

Per ora “è un riassunto, nelle puntate precedenti ho fatto tutto ciò che racconto, ma non vedo l’ora di continuare, ora che il sito c’è, ho uno spazio e spero di poter partire nuovamente, non solo per i viaggi, ma anche con il lavoro, magari cambierò e cambierò anche aria, non so cosa accadrà, ma il sito si arricchirà sempre di più”. Leggere per credere e capire. 

 

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