Termoli

Tre consiglieri di maggioranza scrivono a Toma e Florenzano: “Ridate dignità al San Timoteo”

Lettera aperta al presidente regionale e al direttore generale Asrem dei consiglieri comunali di maggioranza Fernanda De Guglielmo, Nico Balice ed Enrico Miele

I consiglieri Comunali di Termoli Fernanda De Guglielmo, Nicola Balice ed Enrico Miele, interpretando le preoccupazioni dei cittadini di Termoli e del basso Molise oltre che degli operatori della sanità in merito al destino dell’Ospedale san Timoteo, sicuramente sono consapevoli che il piano di rientro e i vincoli di spesa hanno comportato un ridimensionamento del presidio con conseguente riduzione delle attività ma ciò non deve significare il venir meno della importanza e della necessità di riavere nel basso Molise i servizi che nel tempo sono venuti meno per le circostanze esposte.

Come è noto, la carenza dei medici e del personale del comparto, dovuti al blocco del turn over, i pensionamenti talvolta persino anticipati, la mancanza di attrattività da parte dei medici per la sanità molisana  in particolare per il San Timoteo, le incertezze sulla programmazione, il mancato sviluppo professionale, lo scarso coinvolgimento nelle decisioni e l’elevato rischio per i pazienti e gli stessi professionisti, hanno provocato l’esodo di medici qualificati verso altre strutture come nel caso recente relativo al dottor Nicola Rocchia al quale, nell’occasione, facciamo gli auguri e i complimenti per il meritatissimo avanzamento di carriera ai quali siamo certi si uniscono coralmente anche tutti i cittadini del basso Molise.

Di contro purtroppo va evidenziato con fermezza e determinazione che tale situazione, penalizza oltremodo il Pronto Soccorso e la medicina d’urgenza del San Timoteo, ergo conseguentemente l’intera comunità bassomolisana per un servizio già in precedenza carente di personale medico.

Per tali motivi auspichiamo già nell’immediato il potenziamento del numero dei medici presso tale reparto strategico anche perché il basso Molise oltre alla popolazione residente vanta un aumento notevole di popolazione dovuto alla presenza di vasto nucleo industriale e degli incrementi determinati dal turismo estivo che provocano inevitabilmente un aumento esponenziale degli accessi al pronto soccorso.

Orbene, nella certezza oggettiva che i cittadini di Termoli e del basso Molise, meritino che il San Timoteo torni a vantare la capacità attrattiva che lo ha reso in passato centro di eccellenza, nonché ad accogliere anche gli utenti provenienti dalle regioni limitrofe, siamo convinti che per il raggiungimento dei risultati auspicati, ricorra altresì potenziare tutti i reparti esistenti e i servizi fondamentali quali la radiodiagnostica e l’anatomia patologica,

Nello specifico, appare indispensabile trasformare, a stralcio dell’atto aziendale, l’attuale Unità Operativa Semplice di Pronto Soccorso del San Timoteo, in Unità Operativa Complessa e restituire la precedente Unità Operativa Complessa regionale di Anatomia Patologica, nonché conseguentemente l’Unità Operativa Semplice sempre del medesimo reparto, ingiustificatamente ridotta a valenza dipartimentale regionale.

Servizio, quest’ultimo, che nonostante le molteplici articolazioni (istologia, citologia, esami autoptici, biologia molecolare, citogenetica) si è trovato ridotto al lumicino, nonostante il ruolo fondamentale per le terapie oncologiche, patologie purtroppo sempre più di elevata incidenza in questo territorio, oltretutto trascurate a causa dell’emergenza pandemica.

Infine e non per rilevanza, si ribadisce l’assoluta necessità di intervenire nell’immediatezza per il reparto di emodinamica e cardiologia al fine di evitare disservizi per le patologie tempo dipendenti collegate a questi reparti cosi come evidenziato dai gruppi di Maggioranza al Comune di Termoli anche in sede giurisdizionale.

Ridare dignità al San Timoteo vuol dire ridare dignità a Termoli, al basso Molise e all’intera Regione!!!

Certi di una fattiva e sollecita collaborazione con le Istituzioni competenti e sicuri che tale invito non possa essere disatteso ci auguriamo che l’Ospedale San Timoteo torni ad avere l’importanza strategica che merita.

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