Edilizia, seduta monotematica

Superbonus 110%, 5mila case popolari da riqualificare. Si apre la partita su proroga lavori e rinforzi di personale Iacp

Il Consiglio regionale all'unanimità ha votato contro il blocco delle cessioni multiple dei crediti relativi ai bonus edilizi. La mozione di M5S impegna il presidente Toma a 'trattare' col Governo anche per eliminare o prorogare il termine del 30% dei lavori da ultimare entro il 30 giugno 2022. Infine, il sottosegretario Di Baggio lancia l'allarme: "Gli Iacp non hanno personale sufficiente per seguire tutte le pratiche"

Sarà una sorta di ‘piano Marshall’ per 5mila case popolari: 4mila in provincia di Campobasso, mille in provincia di Isernia. Un investimento da un miliardo di euro per appartamenti che spesso presentano problemi di muffa o infiltrazioni oppure che non sono adeguati rispetto alla più recente normativa antisismica. Grazie ai vari bonus edilizi varati dal Governo e che hanno dato una spinta alla ripresa dell’edilizia, gli alloggi di proprietà degli Iacp potranno essere modernizzati dal punto di vista energetico con benefici sulle bollette e resi più sicuri a livello sismico.

Tuttavia, questo mega piano rischia di scontrarsi con i vincoli posti dallo stesso Governo nel Decreto sostegni ter, la stretta introdotta per evitare truffe e ‘furbetti’. L’articolo 28 in particolare stabilisce che può esserci un’unica cessione dei crediti previsti nei vari bonus edilizi ossia superbonus, ecobonus, sismabonus, bonus facciate e bonus ristrutturazioni.

Altro problema: il personale degli Istituti autonomi case popolari che dovrà occuparsi delle pratiche è carente. Criticità emerse durante il dibattito in Consiglio regionale che nel pomeriggio ha discusso e approvato la mozione presentata sull’argomento dal Movimento 5 Stelle. L’atto punta proprio a superare i vincoli imposti dall’articolo 28. Il governatore Donato Toma dovrà avviare dunque un’interlocuzione col Governo nazionale “affinché attraverso un decreto legge venga superato il blocco delle cessioni multiple dei crediti relativi ai bonus edilizi imposto dall’articolo 28 del cosiddetto decreto sostegni Decreto Sostegni Ter e venga eliminato o quantomeno prorogato il termine del 30% dei lavori dal ultimare entro il 30 giugno 2022″.

Il promotore della mozione, il capogruppo del Movimento 5 Stelle Andrea Greco, in Consiglio regionale ha evidenziato l’importanza dei bonus edilizi e del superbonus 110% in particolare, definito “uno strumento straordinario per efficientare dal punto di vista sismico ed energetico gli alloggi Iapc”. A suo avviso, “il decreto Rilancio ha dato la possibilità storica di poter efficientare le abitazioni a saldo positivo”. E dunque, ha aggiunto Greco, “in dieci anni il superbonus sarà in grado di generare miliardi di gettito pubblico facendo venire fuori un fatturato sommerso che caratterizzava in parte il mondo dell’edilizia soprattutto nei paesi e nelle aree più periferiche” tanto è vero che grazie a questa misura “nel 2021, in piena pandemia, l’Italia ha fatto registrare un balzo del pil più alto d’Europa”.

Ma bisogna accelerare per le ristrutturazioni delle abitazioni e in particolari degli alloggi popolari Iacp: “I termini scadono nel 2023. Quindi abbiamo quest’anno, il 2022 per la progettazione, mentre nel 2023 le opere devono essere cantierate”. 

Al tempo stesso – e questo è uno dei punti della mozione approvata – il Consiglio regionale dovrà essere aggiornato sugli interventi pianificati per le case popolari di proprietà degli Iacp (ente gestito dalla Regione Molise). Per questo, il presidente della Terza Commissione dovrà audire i commissari degli Iacp (Nicola Travaglini per Campobasso e Cristian Domenico Sellecchia per Isernia), il direttore del IV Dipartimento della Regione al fine di approfondire la questione e di opportunamente relazionare al Consiglio.

Anche l’esponente M5S Valerio Fontana ha sottolineato l’importanza della “manovra economica ed edilizia più significativa degli ultimi decenni”. La misura ha avuto vantaggi anche per l’edilizia che è ripartita dopo un lungo stop: “Hanno aperto decine di migliaia di imprese – ha ricordato Fontana – in Molise hanno trovato posto centinaia di operatori del settore edile. E’ un’occasione che il Molise deve sfruttare”. Infine, da tecnico (Fontana è ingegnere, ndr) ha evidenziato un aspetto fondamentale: “Il sismabonus ha risvolti importantissimi per garantire sicurezza degli inquilini nella ‘zona sismica 1’ d’Italia, ossia ad alta pericolosità sismica, quali la provincia di Isernia e quella di Campobasso. Quindi cogliere questa opportunità significa mettere in sicurezza la vita di migliaia di persone”. Mentre l’ecobonus è un’occasione da non perdere per “azzerare le bollette alle persone che vivono nelle case popolari e hanno limitazioni economiche”, ha aggiunto il consigliere regionale M5S.

Purtroppo gli interventi sono partiti in ritardo e “c’è stata un’accelerazione negli ultimi tempi, quando sono state pubblicate le manifestazioni d’interesse, una in provincia di Campobasso e l’altra in provincia di Isernia”, ha spiegato il sottosegretario Roberto Di Baggio che ha una specifica delega. “Ci sono quasi 5mila immobili da ristrutturare tra le due province” ma, l’allarme del sottosegretario, “tutte le pratiche non possono essere gestite dalle poche unità di personale di cui è dotato lo Iacp”. Ecco perchè Di Baggio ha auspicato un rinforzo degli organici degli istituti attraverso una specifica richiesta al Governo. Inoltre ha sottolineato un’altra sfida da superare: “Da qui a qualche mese avremo problemi sul reperimento dei materiali e del personale per eseguire le lavorazioni”. Anche per questo, a suo dire, è necessaria una proroga. “Penso che in pochi anni questo patrimonio immobiliare possa essere rigenerato, dovremmo avere a disposizione 1 miliardo di euro. Il problema è avere i mezzi per farlo”.

 

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