Campobasso

Strage di rami e tronchi sotto il vento e la neve, “danni a centinaia di alberi”. Chiusa villa de Capoa

Due giorni di neve hanno messo in ginocchio il patrimonio arboreo cittadino. Mentre si attende una ricognizione puntuale è già evidente che per alcune specie era impossibile la salvezza: i ligustri di via Garibaldi sono stati abbattuti, molte giovani piante spezzate e ci sono rami a terra un po' ovunque. Per l'assessore comunale Cretella dopo la bonifica e le potature curative sarà necessario sostituire le tipologie di alberi più adatte ai contesti urbani.

Accumuli di neve fino al metro, rami spezzati ovunque e decine di interventi da parte del comando provinciale dei vigili del fuoco anche durante la notte appena trascorsa: è questa la situazione a Campobasso e dintorni dove dopo due giorni di intensa perturbazione nevosa è tornato a risplendere il sole.

Una scena già vista quella dei danni al patrimonio arboreo cittadino: una neve pesante, compatta e abbondante ha fatto una vera e propria ‘strage’ di piante specie quelle più giovani e in pieno risveglio vegetativo come testimoniano le gemme gelate già spuntate sui rami di molti alberi.

alberi spezzati campobasso

Secondo l’assessore comunale all’Ambiente Simone Cretella, che ha pubblicato molte immagini sulla sua pagina facebook, “il lavoro degli operatori della Sea è stato incessante sia nel liberare gli alberi dalla neve che nel rimuovere rami e tronchi danneggiati”.

Ancora una volta è via Garibaldi la zona del capoluogo più colpita dove all’altezza del palazzo Inail (poco dopo la stazione dei treni) si è reso necessario l’abbattimento di diversi esemplari di Ligustri.

alberi rami spezzati neve 28 febb

Anche oggi le operazioni di bonifica e messa in sicurezza continuano “con relativa potatura curativa per le tantissime piante danneggiate, alcune di queste anche di pregio”.

Chiusa villa De Capoa “per consentire i necessari sopralluoghi ed i primi interventi di messa in sicurezza”, e aggiungere, soprattutto, “che la stima ancora provvisoria è in attesa di una ricognizione puntuale che sarà possibile soltanto al termine di questa fase di emergenza meteo”.

Che ci siano “danni irreversibili” però è già accertato: “Le specie maggiormente colpite sono i ligustri, ma anche diversi lecci, qualche sequoia e acacie, oltre ad alcuni alberi di pregio. Per molti salvarli era impossibile. In questo periodo dell’anno – ha spiegato ancora l’assessore a Primonumero – una nevicata così abbondante, che ha raggiunto i 40 centimetri di altezza, accompagnata anche da una bufera di vento, significa compromettere radicalmente la salute degli alberi specie quelli dal tronco più fragile”.

Lo scenario desolante di questa mattina a Campobasso non è stato accompagnato, per fortuna, da danni alle persone (non si può dire lo stesso delle autovetture). Ecco perché risulta importante “saper attentamente valutare e selezionare le tipologie di alberi più adatte ai contesti urbani, a volte anche programmando le necessarie operazioni di sostituzione di specie non propriamente indicate per i nostri climi”.

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