Regione

Poste, stabilizzati 15 portalettere dopo anni di precariato. Sindacati: “Bene, ma ci sono ancora molti nodi da sciogliere”

Una buona notizia per 15 postini molisani grazie agli accordi nazionali che ne hanno permesso la stabilizzazione. Ora i sindacati regionali di Cgil, Ugl e Uil chiedono di più: trasformazione dei contratti part time in full time e più operatori agli sportelli "e smettiamola con la gestione opaca e clientelare".

Buone notizie sul fronte delle assunzioni per 15 portalettere ex precari di Poste italiane che dopo anni di esclusione, saranno stabilizzati. A dirlo sono i segretari regionali della Slc Cgil del Molise Luigi De Francesco, della Uilposte Molise Aniello Pascarelli e della Ugl Comunicazioni del Molise Franco Battista, soddisfatti per quanto deciso dalla società Poste Italiane in Molise.

“Parliamo solo di un primo risultato raggiunto attraverso l’ultimo accordo nazionale delle politiche attive del lavoro – commentano i segretari – che è stato possibile soprattutto grazie all’impegno delle nostre sigle sindacali che hanno sempre messo in luce le criticità del comparto del recapito regionale: a partire proprio da un precariato storico con riflessi, ovviamente negativi, sia sull’incertezza dei lavoratori che sulla qualità del servizio. Quest’ultimo minato da un continuo turn-over di contratti a tempo determinato che impediva e impedisce ai portalettere di raggiungere una dettagliata conoscenza del territorio entro il quale operavano e operano”.

L’auspicio è che la stabilizzazione dei postini precari possa fondersi con gli ultimi risultati ottenuti nella stesura del recente verbale delle politiche attive del lavoro (sottoscritto l’8 febbraio scorso) che prevede ulteriori processi di trasformazioni dei contratti part-time in full-time, assunzioni e di circa 252 sportellizzazioni cioè, l’ingresso di portalettere all’interno degli uffici postali.

Un accordo nazionale che potrebbe avere ripercussioni importanti anche in Molise dove da anni chi lavora agli sportelli lamenta una atavica carenza di personale.

I segretari De Francesco, Pascarelli e Battista auspicano che “anche la imminente mobilità non sia la riproposizione di quella degli scorsi anni che ha visto una gestione opaca o, per meglio dire, clientelare. Consapevoli del fatto che, per le regole in atto non sia semplice incastrare le richieste e le relative offerte, gli stessi rappresentati sindacali chiedono che eventuali necessità che non possano trovare accoglimento vengano gestite attraverso un percorso trasparente da contrattare in ambito regionale con le organizzazioni sindacali territoriali, così da coniugare le esigenze locali con le aspettative dei lavoratori postali molisani”.

 

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