Accuse e veleni sul futuro della sanità

Nuovi ospedali in Abruzzo, Iorio: “Distruggeranno sanità molisana. Toma dice bugie sul sub-commissario”

L'ex governatore accusa di immobilismo il presidente nonchè commissario ad acta che, a suo dire, non si è opposto al progetto di realizzazione di tre nosocomi a Vasto, Lanciano e Avezzano. "La sanità molisana diventerà inesistente: rischia in primis il San Timoteo, poi tutti gli altri". Iorio ha presentato una mozione in Consiglio regionale chiedendo anche la presa di posizione delle altre forze politiche: "Maggioranza e opposizione non possono tacere"

Michele Iorio non ci gira troppo intorno: “Se va in porto il piano di realizzazione di tre nuovi ospedali in Abruzzo, la sanità pubblica molisana non esisterà più”. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, uno dei dissidenti rispetto al governo Toma, delinea scenari nefasti per il Molise: “Non rischia solo il San Timoteo”, ossia il presidio sanitario più vicino alla moderna struttura che sarà costruito nella vicina Vasto. “Scompariranno tutti gli ospedali molisani per un effetto di trascinamento che dal nosocomio di Termoli coinvolgerà tutte le altre strutture pubbliche, incluse Isernia e Campobasso“, scandisce l’ex presidente della Regione. Di più: “Siamo di fronte ad un pericolo reale – incalza Iorio – perchè il Molise non avrebbe più ragione di esistere”.

Iorio dunque rilancia un suo ‘vecchio’ cavallo di battaglia: la difesa della sanità pubblica e dell’autonomia del Molise. Lui, presidente della Regione e commissario, nel 2012 venne commissariato a sua volta dall’ex governo Monti che nominò al suo posto Filippo Basso.

“Sugli accordi di confine con gli ospedali abruzzesi mi sono opposto fortemente all’ex commissario Frattura”, ricorda l’ex capo della Giunta. A suo avviso, l’azione del governatore-commissario Toma è sterile. “Dice di non poter far nulla perchè manca il sub-commissario? E’ una bugia”, il giudizio durissimo espresso da Iorio. Il riferimento è alle parole dell’attuale capo della Giunta regionale rispetto alla mancata nomina da parte del Governo della figura che sostituirà Annamaria Tomasella che si è dimessa dall’incarico di sub-commissario (era stata designata assieme a Flori Degrassi) alla fine dello scorso dicembre.

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Toma dice che siamo alla paralisi perchè manca il sub-commissario. Non è così. Nel diritto amministrativo – spiega Iorio – non esiste il vuoto di potere. Lui può agire in quanto commissario e presidente della Regione”. Insomma, a suo dire, manca la programmazione sanitaria. “Vorremmo leggere qualche atto formale del commissario Toma. Vuole potenziare l’ospedale di Termoli? Se non decide, se non boccia l’ospedale a San Salvo che è un doppione di quello di Termoli, dice una fesseria. Tanto è vero che il tavolo tecnico negli ultimi quattordici anni non ha approvato alcun piano”. Invece, rivendica, “io ho aperto l’Emodinamica e altri reparti al San Timoteo, così come ho aperto alcuni reparti al Vietri di Larino”.

Troppo silenti sulla salvaguardia degli ospedali molisani anche le altre forze politiche. Michele Iorio chiama in causa l’intero Consiglio regionale: “Cosa dicono Forza Italia, la Lega e Fratelli d’Italia su questo problema? E il Pd e il Movimento 5 Stelle?”. Fra l’altro “il Consiglio regionale sembra essere diventato un fardello per il presidente della Regione. L’Aula vota atti che poi vengono puntualmente disattesi”.

L’assemblea regionale dovrà affrontare l’argomento sanità: domani (22 febbraio) dovrebbe essere iscritta all’ordine del giorno la mozione presentata proprio dal consigliere di Fratelli d’Italia. “Il Consiglio regionale non si è mai pronunciato nè esistono atti programmatici che prevedono la ‘cessione’ del bacino di utenza a nosocomi di fuori regione. Nè con accordi di confine nè con fantomatici accordi di collaborazione come dichiarato dal presidente-commissario Toma”. Il Consiglio regionale deve riaffermare – l’obiettivo della mozione – la volontà di conservare le attività del Punto Nascita e dell’emergenza già presenti nell’ospedale San Timoteo.

L’ex governatore ricorda al tempo stesso che “l’ultimo Pos firmato dal commissario ad acta alla sanità del Molise prevede inopinatamente l’utilizzo dell’attività ospedaliera presso l’ospedale di Vasto per gli utenti del Basso Molise con particolare riferimento alla Stroke Unit, all’Emodinamica, alla Traumatologia e al Punto Nascita”.

Mentre i sindaci hanno iniziato a manifestare il proprio malcontento (“la politica regionale si dia una mossa”, le parole del primo cittadino di Termoli), la sanità potrebbe essere l’ennesima buccia di banana su cui il governatore Toma rischia di scivolare. Tutto nella fase più delicata della legislatura, ossia alla vigilia della campagna elettorale per le Politiche e le Regionali del 2023.

 

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