I danni della pandemia

Noleggio auto e bus turistici, settore in crisi: “Un aiuto per pagare le tasse”

La protesta pacifica degli operatori del settore davanti alla Giunta di via Genova: “Abbiamo perso l’80-90% degli introiti. Chiediamo piccoli incentivi”. Sulle auto a noleggio (da nove posti, ndr) si può viaggiare al 50%, sui bus è stato ripristinato il 100%: “Ma non c’è lavoro, non ci sono richieste per i viaggi”.

“Dallo scoppio della pandemia abbiamo perso l’80-90% del fatturato”. Un settore in ginocchio. Parliamo del cosiddetto noleggio con conducente di auto e bus turistici, che ha subìto una mazzata vera e propria. In effetti, con le gite scolastiche ferme, i viaggi all’estero azzerati e un movimento bloccato è dura andare avanti per chi vive di questa attività a conduzione familiare per lo più.

Ecco perché il grido di protesta, educato e dignitoso, si è levato questa mattina 17 febbraio davanti alla Giunta regionale di via Genova: “La scorsa estate sembrava che la luce in fondo al tunnel si vedesse e invece la quarta ondata del covid ci ha fatto ripiombare in questo lockdown tecnico – dice il presidente regionale ‘Sistema trasporti’ Carlo Santilli –. Chiediamo che le istituzioni regionali ci ascoltino”.

Protesta auto e bus turistici

Nello specifico, la categoria ‘Noleggio con conducente di auto e bus turistici’ ha avuto qualche incentivo dal Governo mentre dalla Regione solo bandi per accedere a mutui. “E’ stato fatto un bando dedicato al noleggio delle auto ma si tratta di un finanziamento che ad oggi non conviene prendere perché bisognerebbe restituire all’ente che fornisce questo prestito. Come restituiamo senza lavoro?” si chiede giustamente Santilli.

Il settore coinvolge circa sessanta ditte a conduzione familiare, che diventano un centinaio se al noleggio si aggiunge il trasporto pubblico locale. “Chiediamo un incentivo minimo, per andare avanti e coprire le tasse – chiede il presidente di Sistema trasporti – che non sono mai state sospese. Il settore è ripartito d’estate e ci siamo fermati con l’aumento dei contagi, ora siamo di nuovo fermi da tre mesi”.

Protesta auto e bus turistici

Restrizioni, certo. Sulle auto a noleggio (da nove posti, ndr) si può viaggiare al 50%, sui bus è stato ripristinato il 100%. “Ma non c’è lavoro, non ci sono richieste per i viaggi” ribadiscono i lavoratori arrivati nel capoluogo per cercare una sponda fondamentale nella Regione Molise.

Bisogna dire che il Governo qualche mese fa ha stanziato delle risorse per il capitolo turismo e tutte le attività connesse. Presente alla manifestazione il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Angelo Primiani: “Questa è delle categorie più colpite dalla pandemia perché le attività non si sono mai fermate. Non hanno beneficiato della prima tranche di ristori a livello nazionale. Oggi fanno fatica a ripartire perché i flussi turistici e i viaggi sono calati enormemente e quindi stanno soffrendo. Un minimo di attenzione e sensibilità da parte del governo regionale ci vorrebbe non fosse altro perché il Governo nazionale ha già stanziato le risorse”.

Protesta auto e bus turistici

Si parla di circa due milioni e settecentomila euro, di cui circa 162mila per il settore del noleggio con conducente. Non si tratta di cifre enormi, ma a questi lavoratori farebbero comodo quanto meno per tamponare le tasse da pagare periodicamente.

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