Scontro politico

Mega parco eolico a San Martino, Cavaliere chiede aiuto a Patuanelli. Ma l’opposizione: “Finora non avete fatto nulla”

L'assessore regionale scrive al ministro dell'Agricoltura per fermare il progetto della Wind Energy mentre Pd e M5S presentano un'interpellanza

Sos della Regione al Governo per fermare il parco eolico che minaccia i terreni e gli oliveti più pregiati di San Martino in Pensilis. Lo fa con una lettera inviata dall’assessore Nicola Cavaliere indirizzata al ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli. “Mi aiuti a fermare il progetto” scrive Cavaliere. Intanto l’opposizione ha presentato un’interpellanza urgente in Consiglio regionale e accusa Toma e i suoi di non aver fatto nulla per difendere il territorio.

Dopo il parere positivo del Ministero per la Transizione Ecologica e quello negativo del Ministero dei Beni culturali, sarà il Consiglio dei Ministri a dire l’ultima parola sul parco eolico che potrebbe essere realizzato a ridosso dell’azienda agricolo ‘Colonna’ di San Martino, realtà dell’agroalimentare che esporta in tutto il mondo.

“Egregio ministro, voglio rappresentarle l’indignazione di cittadini, imprenditori agricoli, rappresentanti delle istituzioni locali e regionali per la realizzazione di un mega parco eolico da 48 megawatt costituito da 12 torri alte 200 metri che deturpano un territorio dove già sono presenti altri impianti eolici” così si apre la lettera che l’assessore Nicola Cavaliere ha inviato oggi al ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli.

Cavaliere Nicola ph Regione Molise

“Nei giorni scorsi – prosegue l’assessore – la società Wind Energy San Martino srl, che ha presentato l’istanza per l’avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale (Via), ha infatti ricevuto parere favorevole alla realizzazione dell’opera da parte del Ministero per la Transizione Ecologica e Digitale (Mite), mentre il Ministero della Cultura (Mibac), fortunatamente, ha espresso parere negativo”.

Secondo Cavaliere “il territorio è a forte vocazione agricola, un’agricoltura che produce eccellenza e che rappresenta davvero il cuore pulsante dell’economia locale. Un simile progetto metterebbe seriamente a rischio la sopravvivenza di aziende, alcune storiche, dedite alla produzione di qualità di cereali, legumi, olio, vino apprezzati e venduti in tutto il mondo. Ma non solo: siamo a pochi chilometri dalla costa e l’intervento minerebbe anche gli sforzi di chi opera nel settore turistico, per rilanciarsi in questo periodo di grave crisi dovuta alla pandemia”.

L’assessore regionale ha poi ricordato al ministro che “proprio in questa fase storica si ha un’ultima possibilità di rilanciare il Paese e i territori utilizzando in modo corretto e strategico i fondi della nuova Pac e del Pnrr. Un’occasione che non possiamo sprecare, perché c’è in gioco pure la difesa di borghi aree interne e la tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico e della biodiversità.

È opportuno – aggiunge – anche in campo energetico assumere decisioni che non mettano a repentaglio il futuro delle aziende agroalimentari e turistiche. Sarebbe invece giusto agire nella direzione opposta e incentivare soprattutto le nuove generazioni ad investire in attività imprenditoriali in grado di valorizzare in tal senso i propri territori.

La decisione finale sulla realizzazione del mega impianto spetterà alla Presidenza del Consiglio dei ministri: “In rappresentanza del mondo agricolo regionale, – conclude Cavaliere – La invito ad intercedere con i colleghi ministri e le strutture competenti al fine di revocare tali autorizzazioni e La esorto ad impegnarsi in prima persona e pubblicamente a difesa del settore per dare un segnale di fiducia e speranza ai cittadini”.

12 torri da 200 metri minacciano il paradiso dell’extravergine. “Inaccettabile subire un parco eolico così impattante”

Ma mentre Cavaliere manda una richiesta d’aiuto a Roma, gli esponenti di minoranza Vittorino Facciolla del Partito Democratico, Patrizia Manzo e Valerio Fontana del Movimento Cinque Stelle riportano la discussione in Molise tramite un’interpellanza in Consiglio regionale.

“L’interpellanza – spiegano – ricostruisce l’iter, burocratico e amministrativo, che ha portato all’attuale fase di ‘autorizzazione in corso’ per la realizzazione di un Impianto Eolico (da parte della soc. WIND Energy San Martino S.r.l.) della potenza di 48,0 MW, composto da 12 aerogeneratori della potenza nominale di 4.0 MW e delle relative opere di connessione, da realizzarsi nel Comune di San Martino in Pensilis in località “Pontoni” e relative opere di connessione ricadenti nel Comune di San Martino in Pensilis e Rotello.

Si tratta di un’area di particolare pregio per la produzione agricola, peraltro già interessata da un imponente insediamento dove, con la realizzazione del nuovo parco eolico, si creerebbe un effetto cumulo devastante sotto il profilo ambientale, paesaggistico e produttivo”.

I consiglieri di minoranza sottolineano “il mancato interessamento da parte dell’attuale Governo regionale che non ha prodotto neppure un atto di Giunta che potesse rappresentare, per il decisore amministrativo regionale, indicazioni o linee guida utili a consentire una scelta guidata nell’individuazione delle aree idonee alla realizzazione di impianti da produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il Governo guidato dal presidente Toma non ha neanche mai portato in Consiglio, per la conseguente approvazione, alcun atto che potesse dare attuazione al Piano energetico regionale che pure esiste ed è stato approvato nel luglio 2017”.

facciolla no eolico bassomolise nuova cliternia

Infine i consiglieri sollevano “dubbi sui pareri acquisiti in relazione all’area del nuovo insediamento perché evidentemente carenti” e se la prendono col presidente Toma e l’assessore Cavaliere. “Recentemente il Presidente della Giunta Regionale e l’assessore all’agricoltura Nicola Cavaliere nel corso di un convegno organizzato presso l’azienda agricola Colonna, si sono esibiti nel rappresentare sperticate lodi per la qualità delle produzioni agricole e del paesaggio, salvo, poi, non fare materialmente nulla a tutele delle stesse”.

Il documento che porta la firma dei tre consiglieri chiede al presidente del Consiglio Salvatore Micone e al presidente della Regione Donato Toma “se e cosa si intende fare per opporsi alla realizzazione del nuovo insediamento produttivo e se, in ogni caso, si intende dare seguito all’approvazione del regolamento attuativo del Piano energetico regionale”.

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