Prime manovre verso le politiche e regionali

Mastella lancia nuovo partito da Campobasso: “Vedo mezze leadership. Alle elezioni saremo decisivi”

Si chiama 'Noi di centro' l'ultimo partito lanciato dall'attuale sindaco di Benevento, ex ministro nei governi Berlusconi e Prodi. "La Lega ha perso consensi, Fratelli d'Italia crescerà, M5S a picco. Noi possiamo intercettare i delusi di centrodestra e centrosinistra". E sulle alleanze: "Mai con Calenda, sì a Toti e Renzi". Mastella non si sbilancia sulle Regionali: "Il Molise ha bisogno di una scossa, non può vivere in maniera stentata. Ci saremo con una lista, ma decideranno i referenti locali con chi stare".

Campobasso è la città scelta per il lancio di ‘Noi di Centro’. Quasi una data zero per uno dei politici di lungo corso della politica italiana: Clemente Mastella, classe 1947, ex esponente della Democrazia Cristiana e fondatore di un numero considerevole di partiti, tutti di ispirazione centrista. L’ultima ‘creatura’ – Noi di centro, appunto – segna il ritorno sul campo dell’attuale sindaco di Benevento: “Parteciperemo sia alle Politiche che alle Regionali in Molise. Questa regione ha bisogno di una scossa, non può vivere in maniera stentata“, dice convinto di riuscire ad intercettare anche il consenso dell’elettorato. “Vedo mezze leadership”, sottolinea tranchant nella conferenza che si è svolta questa mattina (12 febbraio) all’hotel Rinascimento davanti a coloro che hanno aderito al partito.

Mastella

A chi pensa che sia il ‘solito’ contenitore pre-elettorale Mastella risponde analizzando il contesto politico: “C’è voglia di centro, fino ad un anno e mezzo fa non lo avrei mai pensato. Presenteremo una lista alle Regionali del 2023. Toma? Saranno i referenti locali a decidere con chi stare”.

Il politico nato a Ceppaloni ha scelto invece Alessandro Amoroso, il sindaco di Petrella, come segretario regionale. Il senatore Alfredo D’Ambrosio è presidente onorario del partito. Ecco il resto della ‘squadra’: Sonia De Toma (vice segretario vicario regionale), Annalisa Maroncelli (segretario provinciale di Campobasso), Vincenzo Berardi (segretario provinciale di Isernia), Gianluca Di Pasquale (vice segretario provinciale vicario di Isernia), Francesco Gasparo (coordinatore cittadino per Campobasso), Giuliano Persichilli (responsabile organizzativo e organizzazione coordinamento regionale).

Mastella Amoroso Ambrosio

Il primo test elettorale per ‘Noi di Centro’ sarà alle Politiche 2023. “Ci saremo a livello nazionale – scandisce Mastella – la spinta è creare un’area di centro. Un’idea che non ipotecava Draghi come capolista o federatore, non l’ho mai pensato”. Lo stesso presidente del Consiglio dei Ministri ha escluso in maniera categorica tale evenienza.

L’ex ministro dei governi Berlusconi e Prodi (forse far parte di due Governi politicamente diversi è stato un primato, ndr) definisce  l’orizzonte delle possibili alleanze: Matteo Renzi (Italia Viva) e Giovanni Toti (Coraggio Italia), ossia esponenti di partiti che – stando agli ultimi sondaggi – non riuscirebbero a superare la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento.

Noi ci presenteremo o da soli e saremo determinati oppure in compagnia di chi ha la nostra stessa grammatica politica e di sintassi politica”. Chi? “Calenda lo escludo, è un pavone, guarda solo a se stesso” ricordando ai cronisti che “Calenda ‘ho conosciuto quando gli davo le raccomandazioni perché faceva il consulente al Cis di Nola gestito dai miei amici. Per me Calenda rimane sempre quello, resta quella la sua mentalità, è una sorta di commesso delle raccomandazioni”. E ancora, aprendo alle alleanze: “Renzi e Toti sì. Berlusconi? E’ una scelta che deve fare lui. Fino a quando guidava il centrodestra, la coalizione aveva un’armonia e una sua fisionomia. Ma da quando è in difficoltà, soprattutto sul piano personale ma anche sul piano politico, è diventato la persona meno forte della trinità del centrodestra. E questo ha provocato forti scompensi nella coalizione”.

Il voto per il Quirinale è stato quasi un punto di ‘rottura’: “Durante le elezioni presidenziali c’è stato il ‘suicidio’ (dei partiti, ndr), liti nel centrodestra e nel centrosinistra, Pd e M5S sono franati. Il Pd è andato al Governo grazie a me e non arriverà al 20%. Il Movimento 5 Stelle non raggiungerà nemmeno il 10%. Credo che la Lega non ripeterà l’exploit: in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica, Matteo Salvini ha rifiutato di sostenere Pierferdinando Casini perchè a suo dire era troppo democristiano e alla fine ne ha scelto un altro come Sergio Mattarella”. Invece, per Mastella, “Fratelli d’Italia crescerà ma senza avere il bagliore che ha caratterizzato l’ascesa di Lega e Movimento 5 Stelle”. E “io – insiste – sono stato sempre un po’ Cassandra, vedo un po’ prima degli altri quello che può succedere sullo scenario politico”.

Infine, Mastella confessa: “Continuo a sognare il Molisannio con capitale Campobasso, questa regione ha la possibilità per emergere. Mi piacerebbe che venisse fatto un referendum”. Il Molise, come il tutto il Sud, dovrà sfruttare i finanziamenti del Pnrr che per il primo cittadino sannita dovrebbero essere investiti sul green, sul turismo e sulla riqualificazione degli edifici (privati e scolastici) in funzione antisismica, sul recupero delle case popolari “con un piano straordinario”.

Il problema è il personale a disposizione delle amministrazioni per rispondere ai bandi e accedere ai finanziamenti: “Come sindaci del Mezzogiorno lamentiamo che il Governo non fornisce persone che possano dare una mano ai sindaci dei nostri piccoli paesi”. Per il resto, il Piano nazionale di ripresa e resilienza è una chance per il Molise: “Potrebbe diventare una piccola Florida”. 

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