Sul prezzo del latte bovino “bisogna rispettare gli accordi nazionali, tanto più che costi di produzione alle stelle, ormai insostenibili, stanno portando allo stremo gli allevamenti e le aziende”. Il direttore di Cia Molise Donato Campolieti denuncia il mancato seguito all’intesa raggiunta in sede ministeriale, dopo una trattativa faticosa, sull’ accordo di filiera tra allevatori, industria di trasformazione e grande distribuzione a supporto dei produttori della filiera lattiero-casearia. “Una intesa che – ricorda Campolieti – avrebbe garantito un prezzo minimo di 0,41 euro al litro agli allevatori ma alla quale non è stato dato seguito. Al contarrio – aggiunge – la situazione è rimasta invariata”.
Cia Molise, che rappresenta la filiera latteo-casearia, evidenzia come sia “a rischio non solo il futuro del comparto ma anche la funzionalità dei territori rurali, dove l’allevamento rappresenta un elemento importante a livello economico e sociale”. A rendere ancora più drammatico il contesto c’è l’attuale situazione epidemiologica “che ha innescato un ulteriore aumento dei costi di produzione che ricadono direttamente sugli allevatori. Una situazione – aggiunge il direttore Cia Molise – che non si può più sostenere. È indispensabile che le parti che hanno sottoscritto l’accordo si impegnino per la sua applicazione e per il rispetto dei termini su tutto il territorio nazionale”.
In Molise, regione rinomata per mozzarelle e caciocavallo, si rischia di perdere un segmento fondamentale dell’economia oltre ai prodotti simbolo per il latte a prezzo stracciato. Nel periodo tra settembre e novembre 2021 hanno chiuso circa 70 allevamenti, secondo le denunce raccolte fra gli addetti ai lavori punto. E sull’aumento dei costi delle materie prime pesano anche le spese energetiche. “La salvaguardia dell’economia del latte è strategica non solo per il numero degli occupati ma anche per il valore del prodotto che riusciamo a offrire grazie a una zootecnia resistente alla quale è connessa la vitalità del territorio che altrimenti confluirebbe ulteriormente verso lo spopolamento è l’abbandono” conclude il direttore di Cia Molise.
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