Le conseguenze sull'economia

Il gasolio raddoppia, il pesce venduto no: marineria termolese in ginocchio

Il caro carburante (+50% in un anno), unito alle limitazioni delle giornate di pesca e alle conseguenze della pandemia, sta acuendo la crisi del settore che ora chiede aiuti alle istituzioni

L’aumento spropositato del costo dell’energia riguarda non solo corrente elettrica e gas, ma anche più banalmente benzina e gasolio. Proprio quest’ultimo è il motivo principale delle difficoltà vissute in questi mesi dal settore della pesca, in Molise come altrove.

Il settore è in ginocchio” dicono oggi Associazione Pescatori Molisani, Associazione Armatori Pesca del Molise, Federcoopesca Molise e Agci Agrital Molise.

Costo del gasolio più caro del 50 per cento in confronto al 2021. È questo il problema con cui le imprese della pesca si confrontano ormai da troppe settimane. Il carburante rappresenta più della metà che le imprese ittiche devono sostenere ogni giorno. L’attuale situazione renderà impossibile la sostenibilità economica delle imprese con evidenti ricadute su produzione e occupazione. È questo il grido di allarme unanime della marineria termolese” fanno sapere in una nota che somiglia a un Sos.

“L’aumento dei costi del gasolio, unito alla riduzione delle giornate di pesca e alle ricadute della pandemia in corso sui settori della ristorazione e dei canali di distribuzione sta mettendo il settore della pesca più che in ginocchio con inevitabili ricadute sull’approvvigionamento di prodotti ittici. Una situazione per cui è d’obbligo chiedere un impegno forte alle istituzioni affinché con previsioni di misure possano mitigare gli impatti della crisi e tutelare redditi e occupazione”.

porto peschereccio

L’aumento del gasolio ha toccato negli ultimi giorni i massimi dal 2013, con un incremento che si può spiegare principalmente col la crescita del costo del petrolio, ma in Italia in particolare incidono tasse e accise che fanno lievitare il prezzo di benzina e gasolio rispetto alla quotazione del greggio.

Un problema che tocca tutti gli automobilisti (un litro di benzina a 1,80 euro circa, diesel a 1,67 euro) ma che è ancora maggiore per chi utilizza il carburante per le battute di pesca e vede la spesa aumentare quasi di giorno in giorno.

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