Il progetto a termoli

I pescatori diventano ‘spazzini del mare’: 76 barche per la riduzione dei rifiuti in Adriatico

Ridurre i rifiuti marini attraverso le attività dei pescatori di Termoli nel ruolo di ‘spazzini del mare’. Questo l’obiettivo del progetto Termoli Sea Cleaners che vede il coinvolgimento di 76 imbarcazioni aderenti a varie associazioni della marineria locale oltre a due imbarcazioni di impresa di pesca private.

Promotore e capofila del progetto, con durata di 18 mesi e finanziato con 605mila euro, è l’Istituto Zooprofilattivo sperimentale di Abruzzo e Molise in collaborazione con il Consiglio di ricerca (Crea) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Il porto di Termoli dispone di una base anti-inquinamento installata nel 2020 e di due mezzi anti-inquinamento della società Guidotti Ships già coinvolti nel progetto Interreg Italia-Croazia The Net4mplastic. Sono in fase di raccolta i dati sulla presenza e la distribuzione di micro e macro plastiche in alcune aree marine e costiere dell’Adriatico e si stanno sviluppando sistemi di allerta e droni marini per il monitoraggio dei rifiuti, studiando anche sistemi di riciclaggio per la valorizzazione di rifiuti plastici ritrovati in mare e sulle spiagge.

Il progetto Termoli Sea Cleaners potenzia la riduzione dei rifiuti marini con la partecipazione attiva dei pescatori della marineria locale aderenti a Associazione Armatori Pesca del Molise, Società Cooperative GLS – Servizi Marittimi, Pescatori Molisani e Defmar.

I dettagli saranno presentati venerdì 18 febbraio nel porto turistico alla presenza del direttore generale e del presidente dell’Istituto Zooprofilattico, delle autorità istituzionali, del comandante della Capitaneria di porto e dei rappresentanti del comparto marittimo.

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