Azioni di solidarietà

Guerra in Ucraina, la Caritas di Trivento si mobilita a sostegno delle vittime

Occhi che inorridiscono davanti alle immagini che arrivano da Kiev: esplosioni, aerei, carri armati che avanzano, armi  che distruggono tutto ciò che incontrano. Uomini, donne, vecchi, bambini che con i volti devastati dalla paura cercano una via di salvezza.

Mi ero trovato davanti alle stesse immagini trenta anni fa – racconta in una nota padre Alberto Conti, direttore della Caritas di Trivento –  quando in un’Europa vicina, come quella protagonista oggi di giornate drammatiche, un conflitto irrazionale e spietato aveva sconvolto i paesi della ex Jugoslavia, facendo esplodere crudeltà che avevamo fino ad allora pensato appartenessero a un passato che l’umanità, la nostra  umanità, non avrebbe più permesso che accadessero”.

Don Alberto Conti, con dolore, rammenta che tuttavia “quella sofferenza non è servita”. E ricorda le parole del Santo Padre affinchè ognuno di noi trovi la forza per impedire “ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni” e si eviti di destabilizzare “la convivenza pacifica” screditando “il diritto internazionale”.

Don Alberto si chiede e chiede: cosa possiamo fare noi, per aiutare chi soffre, chi è costretto a fuggire, chi perde i propri beni e le proprie case, chi da un giorno all’altro si trova senza i mezzi per vivere?

E la risposta – anticipa – deve essere quella di sempre:  quella che, in ogni occasione “ha trovato pronta la nostra comunità a mettersi in gioco, perché tutta l’umanità che soffre è il nostro vicino, e in ciascun uomo, donna, vecchio, bambino che ha paura abbiamo imparato a riconoscere il volto di Gesù che soffre e ci chiede di rivelarci il nostro cuore”.

Per il prossimo 2 marzo il Papa invita a una giornata di preghiera e digiuno. Perché “la preghiera spegne la sete di vendetta, dona quiete ai cuori resi insensibili dalla violenza, disarma la volontà di prevaricare, offendere, mutilare, uccidere”. Mentre il digiuno “vuole rappresentare, oltre alla penitenza che avvierà il lungo periodo della rinascita del nostro spirito, la disponibilità a privarci di un piccolo bene per donarlo a chi in questo momento ne ha più bisogno di noi”.

“Nel giorno delle Ceneri – conclude il direttore della Caritas di Trivento – dunque, quando noi tutti, raccogliendo l’esortazione del papa, ci uniremo in preghiera, ma anche nei giorni precedenti a partire da oggi, la Caritas di Trivento, raccogliendo l’invito della Caritas Italiana, chiederà a tutti di dare un segno concreto della partecipazione al dolore e al bisogno delle popolazioni colpite dalla guerra con una donazione in denaro che permetterà, alla Caritas Ucraina, di  fornire generi alimentari, prodotti per l’igiene e medicinali, acqua potabile, distribuzione di materiale per garantire il riparo e il riscaldamento delle famiglie, urgente quanto tutto il resto considerate le rigide temperature invernali”.

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