La replica

Collaborazione in Provincia, presidente Roberti: “Delegati non sono assessori”

Il Presidente della Provincia di Campobasso risponde alle critiche arrivate dai neo eletti di centrosinistra

Mi preme chiarire la questione sollevata dai consiglieri provinciali del gruppo ‘Uniti per la Provincia’, che ha trovato riscontro anche sugli organi di informazione.

Innanzitutto, un chiarimento normativo. L’art. 1, comma 66, della Legge 56/2014, stabilisce come ‘Il Presidente della Provincia può nominare un vicepresidente, scelto tra i consiglieri provinciali, stabilendo le eventuali funzioni a lui delegate e dandone immediata comunicazione al Consiglio. Il vicepresidente esercita le funzioni del presidente in ogni caso questi ne sia impedito […]”. L’art. 12, comma 1, dello Statuto della Provincia di Campobasso, invece, stabilisce che “il Presidente può nominare, dandone comunicazione al Consiglio, un Vicepresidente, scelto tra i consiglieri provinciali, che lo sostituisce in caso di assenza o impedimento e che esercita le funzioni ad esso delegate dal Presidente”.

Sulla questione delle deleghe, l’art. 12, comma 3, dello Statuto della Provincia di Campobasso, stabilisce come “il Presidente può, dandone comunicazione al Consiglio, nominare uno o più consiglieri come suoi delegati, definendo l’ambito delle deleghe conferite. La delega non può in ogni caso comportare attività di gestione amministrativa, tecnica e finanziaria o che comunque impegni l’amministrazione verso l’esterno”.

I consiglieri delegati, dunque, sono semplici collaboratori del Presidente per alcuni ambiti di competenze, “esercitando le  deleghe  ricevute  sotto  la  direzione  e  il  coordinamento  del Presidente”, poiché, come specificato anche dalla Disposizione numero 8 del 15 febbraio 2022, “l’atto di delega non attribuisce poteri di amministrazione o di firma di competenza del Presidente”.

Pertanto, la figura del consigliere delegato è di esclusivo raccordo col vertice dell’ente, quale elemento di sintesi delle proposte provenienti dai sindaci del territorio e dei singoli consiglieri provinciali. Difatti, tale attività è intrinseca nel ruolo di ogni consigliere.

Non si deve confondere la figura del consigliere delegato con quella dell’assessore, così come presente nelle amministrazioni comunali. La Legge Delrio, infatti, fece venir meno l’organo esecutivo delle Province.

I consiglieri provinciali della lista ‘Uniti per la Provincia’ mi trovano d’accordo, così come ho già spiegato loro nel corso del Consiglio Provinciale d’insediamento dello scorso 5 gennaio, svolto in modalità telematica per l’aumento esponenziale dei contagi da Covid-19, sulla collaborazione di tutti per portare avanti progetti e iniziative della Provincia di Campobasso.

Infatti, mercoledì 23 febbraio 2022 è in programma, in presenza, il Consiglio Provinciale di Campobasso, in occasione del quale si dovranno costituire le Commissioni Consiliari Permanenti e, dunque, i gruppi di lavoro chiamati per una più approfondita trattazione dei provvedimenti da sottoporre al Consiglio Provinciale.

È nelle Commissioni Consiliari che ognuno può dare il proprio contributo, impegnandosi a collaborare per le attività di competenza dell’ente provinciale.

Inoltre, sul Piano Pluriennale delle Opere Pubbliche 2022-2024, è prassi della Provincia di Campobasso redigerlo dalla struttura secondo un cronoprogramma oggettivo, che tiene conto delle risorse finanziarie effettivamente in possesso dell’ente e vincolate per gli interventi specifici ricadenti sul territorio.

Un documento su cui, successivamente, su dati concreti, interviene la parte politica per la definizione degli obiettivi.

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