Ora si spera in San Valentino. Chissà se in occasione della festa degli innamorati a Campitello Matese si potrà finalmente festeggiare l’apertura di tutti le altre piste attualmente chiuse. “Sono pronti, i lavori sono stati completati: potrebbero aprire la seggiovia Del Caprio, la Capo d’Acqua e la sciovia San Nicola”, conferma a Primonumero l’avvocato Fausto Parente, amministratore unico di Funivie Molise, la società partecipata della Regione Molise proprietaria degli impianti.
Purtroppo, in questa tribolata stagione invernale, c’è un ostacolo all’apertura delle piste: manca il collaudo. Una carenza fondamentale, che per il terzo anno consecutivo rischia di penalizzare una stazione che ha tenuto duro dopo le ‘mazzate’ subìte nelle ultime due stagioni. L’assenza di neve (2019/2020) e la pandemia (2020/2021) hanno provocato danni economici enormi.
Del collaudo e della relativa autorizzazione per l’attivazione si occupa il nuovo ufficio del Ministero delle Infrastrutture, l’Ansfisa (l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali): dal primo gennaio ha preso il posto dell’Ustiff diventando competente per metropolitane, funivie e impianti fissi come scale mobili e ascensori, le gallerie. Il cambio non ha riguardato solo la denominazione, ma anche la localizzazione degli uffici dislocati nel Palazzo di piazzale dell’Industria, quartiere Eur di Roma.
E probabilmente nel passaggio sarà stato perso qualche atto sugli interventi eseguiti per consentire il funzionamento degli impianti di Campitello Matese. “Stiamo aspettando che ci comunicano la data del collaudo”, aggiunge l’avvocato Parente. “Nell’ultima comunicazione, avvenuta la scorsa settimana, hanno chiesto un’integrazione della documentazione inviata e siamo in attesa che vengano a fare il collaudo. Li stiamo sollecitando. Spero che a Campitello vengano il prima possibile perchè purtroppo gli impianti Del Caprio, Capo d’Acqua e San Nicola sono chiusi proprio perchè manca il collaudo”. Impianti che dovevano essere aperti tra la fine del 2021 e l’inizio del nuovo anno, ossia nel clou della stagione invernale.
Di fronte all’ennesimo intoppo di natura tecnico-burocratica, per fortuna c’è una piccola consolazione per gli operatori turistici di Campitello Matese. Nonostante il funzionamento del nastro trasportatore e della seggiovia La Piana-Lavarelle, nell’ultimo fine settimana (il primo di febbraio), la stazione matesina era affollata di visitatori: più che altro famiglie e ragazzi. Il target turistico sta cambiando e sta iniziando a imporsi un turismo mordi e fuggi, un po’ come avviene d’estate per chi decide di raggiungere Termoli e le altre località della costa molisana solo per trascorrere una giornata al mare. Molti infatti si recano a Campitello per passare una mattinata o un pomeriggio diversi, per fare una discesa col bobcat o per una passeggiata, per pranzare in uno dei ristoranti della località o anche più semplicemente per un caffè o una cioccolata calda.
Gli sciatori professionisti, invece, preferiscono dirigersi verso altre mete e verso stazioni come Roccaraso, Ovindoli e Campo Felice (tutte abruzzesi) dove la scelta delle piste è maggiore e si può usufruire anche degli impianti più alti. Speriamo che nel frattempo Campitello non sia scesa nella classifica delle loro preferenze quando tutte le piste saranno aperte.
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