Ancora modifiche

Bonus edilizi, cambia la cessione del credito: “Panico fra imprese e clienti, si rischia di bloccare tutto”

Il presidente dell'associazione edili del Molise critica il provvedimento del Governo: "Clima di incertezza fra imprese e cittadini, pericolo di contenziosi e fallimenti"

Se con l’approvazione della Legge di Bilancio, a fine 2021, le regole per i bonus edilizi sembravano finalmente definite, pochi giorni fa è arrivata un’altra butta notizia per le imprese edilizie e di rimando per quei cittadini che hanno avviato o stanno per iniziare una ristrutturazione. Lo scorso 27 gennaio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi è già valido, il Decreto ‘Sostegni ter’ che ha introdotto nuovi vincoli per superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, sismabonus e bonus facciate.

In particolare adesso la cessione del credito è possibile una volta soltanto. Questo potrebbe comportare da un lato il blocco di cantieri avviati o la cancellazione di interventi previsti, dall’altro un nuovo aumento dei costi per le aziende e di rimando per i committenti.

“C’è molta agitazione e molto fermento. Tanti cittadini stanno riflettendo se partire o meno con le ristrutturazioni. Questo clima di totale incertezza sta creando panico fra imprese e clienti” commenta a Primonumero.it il presidente di Acem Molise, Corrado Di Niro.

Ma cosa prevede il Decreto e cosa significa che il credito si potrà cedere una volta soltanto? Il Decreto Sostegni ter modifica le regole riguardanti lo sconto in fattura e la cessione del credito per ottenere le detrazioni fiscali. Con le nuove regole sono due i cambiamenti sostanziati: il beneficiario della detrazione potrà cedere il credito ad altri soggetti, ad esempio alla banca o alle Poste, ma questi non potranno cederlo a loro volta. Inoltre i fornitori che praticano lo sconto in fattura potranno ancora recuperare lo sconto sotto forma di credito di imposta cedendolo una sola volta ad altri soggetti, quindi banche o intermediari finanziari che però non potranno cederlo a loro volta. I contratti stipulati violando queste regole saranno considerati nulli.

Come detto il decreto è già in vigore, ma c’è ancora una settimana di tempo con le vecchie regole. Infatti i crediti che al 7 febbraio 2022 sono stati già ceduti, potranno essere ceduti un’altra volta.

“Le conseguenze saranno due – spiega Corrado Di Niro – Il costo della cessione del credito delle aziende aumenterà e gli istituti di credito non potranno più vendere quel credito sul mercato”. Col risultato di costi maggiori a carico sia delle imprese che dei privati”.

Corrado di Niro edili acem

Per questo Acem-Ance Molise, l’associazione degli edili, ha inviato “una nota carica di preoccupazioni a firma del Presidente Corrado Di Niro al Presidente dell’Ance Nazionale Gabriele Buia per esternare la gravissima situazione che si sta delineando in materia Superbonus e che rischia di annientare la misura a causa del modus operandi sconclusionato del Governo”.

L’associazione edili già in passato aveva criticato il Governo per i continui ripensamenti sulla durata dei bonus, i limiti temporali per gli interventi di ristrutturazione e i vincoli imposti. Tutto sembrava superato dopo l’approvazione della Finanziaria e ora questa brutta sorpresa. Adesso parla di “ultimo regalo del Governo”. Dal canto suo l’Esecutivo ha spiegato il provvedimento con la volontà di evitare le frodi, come dimostra anche la vasta operazione della Guardia di Finanza denominata ‘Free Credit’ che ha toccato mezza Italia, ma non il Molise, con 12 arresti e 35 misure cautelari per una presunta truffa da 400 milioni di euro.

“Le imprese – secondo la denuncia dell’Acem-Ance Molise – con la limitazione della cessione dei bonus, si stanno ritrovando senza liquidità, in quanto gli istituti di credito hanno già congelato le operazioni di cessione nell’attesa di capire la stesura definitiva dei nuovi provvedimenti con evidente e reale rischio di soccombenza, di fallimento e di migliaia di contenziosi”.

“Abbiamo scritto all’Ance Nazionale per rafforzare la sua infaticabile azione e per spronare una reazione immediata e ancor più veemente e prorompente nei confronti del Governo, perché ormai è tutto bloccato e si rischia una paralisi totale del settore” dichiara il Presidente Corrado Di Niro.

La speranza è legata a una possibile modifica parlamentare del Decreto, tanto che dal M5S si ipotizza un emendamento per eliminare i vincoli. Ma di certo l’incertezza non aiuta.

Alla data del 31 dicembre scorso, solo per quanto riguarda il Superbonus 110%, i cantieri avviati in Molise erano stati 537, una cifra sicuramente aumentata nel primo mese del 2022, anche perché per le agevolazioni fiscali è necessario concludere almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno. Ma con questo nuovo inconveniente più di qualche cantiere è a rischio.

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