La riflessione

Bollette raddoppiate, prima mazzata in arrivo: “Si rischia emergenza sociale”

Il circolo Pd di Termoli fa l’esempio di un pensionato: “1450 euro di bollette e 1000 euro di pensione, come farà a mangiare?”

Bollette che superano stipendi e pensioni. La prima mazzata sta arrivando in queste settimane per famiglie e imprese. I primi a risentirne potrebbero essere gli anziani soli, con una pensione che potrebbe non essere sufficiente a pagare bollette più che raddoppiate a causa del caro energia che ha visto schizzare alle stelle sia il costo del gas che quello dell’energia elettrica.

Oggi sul tema interviene il Circolo PD di Termoli che “dà voce ai pensionati e a tutte le famiglie che levano un messaggio di dura protesta per gli assurdi rincari delle bollette”.

I dem fanno un esempio concreto che potrebbe essere solo uno dei tanti di questi giorni. “Il rispetto della privacy ci impone di non fare nomi, ma possiamo fare l’esempio “virtualmente reale” di un pensionato che vive con meno di mille euro al mese e che si è visto recapitare una bolletta dell’acqua di 200 euro, una della luce di 400 euro e una del gas di 850 euro. A parità di consumi, e senza un inverno particolarmente freddo, il doppio dell’anno precedente. Come farà a pagarle? Pur volendo rinunciare a tutto, e supponendo che viva in una casa di proprietà, non resta nulla, neanche per mangiare. Si profila una vera emergenza sociale, che tocca famiglie già esposte al rincaro generalizzato dei prezzi, e che si vedono colpite nei servizi primari, con un netto calo della qualità delle proprie vite”.

Da parte del Circolo Pd guidato dalla segretaria Maria Chimisso una riflessione più ampia. “Il rischio che il caro energia pone per le imprese e per la ripresa di fine pandemia trova larga eco sui mezzi di stampa. Ma è materia di un altro genere di riflessione, seppur non meno urgente. Oggi il nostro circolo ha dovere di sottolineare che l’incidenza del caro bollette sulla capacità di spesa dei cittadini è tale da generare nuove e inaspettate sacche di povertà, indigenze che tolgono il sonno e da cui è impossibile rialzarsi. Sappiamo che il Governo sta lavorando sul fronte dei rincari e che la dipendenza dell’Italia dall’estero è una delle cause dell’emergenza energetica: gli 11 miliardi messi a disposizione da Draghi per attenuare gli aumenti sono tanti, ma non abbastanza per coprire gli 8,9 miliardi che continuano purtroppo a pesare sulle spalle delle famiglie, in primis su quelle dei nostri cittadini più fragili”.

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