Comunità in lutto

Addio a don Giovanni, storico parroco che aveva appena compiuto 100 anni. Lutto cittadino a Ferrazzano

Avrebbe compiuto 101 anni il prossimo 6 settembre l'ex vicario generale della Diocesi che ha guidato la parrocchia dell'Assunta di Ferrazzano e negli ultimi tempi celebrava nella chiesa della Libera di Campobasso. Il cuore di Don Giovanni ha smesso di battere questa mattina all'alba. Comunità in lutto per la perdita di un uomo straordinario che aveva fatto tanto per il paese finanziando la costruzione della casa canonica e di una parte del Teatro del Loto. Domani i funerali, nel pomeriggio sarà allestita la camera ardente nella Chiesa Madre

I suoi occhi si sono chiusi per sempre all’alba di una giornata di lutto per Ferrazzano. Intorno alle 5 di oggi, 16 febbraio, si è spento nella sua abitazione, in paese, don Giovanni Cerio, un sacerdote straordinario e speciale, colui che con grande forza e al tempo stesso estrema dolcezza ha guidato la comunità parrocchiale. “Con tutti i fedeli ho stabilito dei rapporti fraterni. Ho cercato di indicare tramite la Parola di Dio la migliore strada da seguire. Sono stato un padre spirituale, un fratello, un amico”, spiegava con uno sguardo lucido e l’eloquio mai banale il parroco. Primonumero lo ha intervistato poco prima che festeggiasse i 100 anni. Nato da una famiglia di contadini, aveva preso i voti il 13 luglio 1947. “Condurre le anime ad amare Gesù”: ecco come spiegava la sua missione.

Un secolo di vita per don Giovanni, infaticabile sacerdote da 74 anni: grazie a lui Ferrazzano ha casa canonica e scuola materna

In occasione del centenario del parroco, il vescovo Bregantini ha svolto una celebrazione speciale assieme a monsignor Angelo Spina (vescovo di Ancona ed ex parroco di Bojano) e a  monsignor Armando Dini. Quest’ultimo aveva scelto don Giovanni come vicario generale della Diocesi. Quelli sono stati giorni di festa per Ferrazzano e anche per i fedeli di Campobasso che si recavano nella chiesa della Madonna della Libera, in piazza Municipio: don Giovanni ha celebrato l’eucarestia anche qui per qualche tempo. E oggi, appresa la notizia della sua scomparsa, è sceso un velo di tristezza sul cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto.

Don Giovanni stava affrontando da qualche alcuni acciacchi dovuti ad una caduta: si era rotto il femore e purtroppo era costretto a spostarsi su una sedia a rotelle. Ma non era mai venuto meno al suo impegno di guida spirituale, non aveva mai fatto mancare un parola di conforto a chiunque ne avesse bisogno. Non ha mollato fino a quando è stato necessario il suo ricovero in ospedale. Ieri però aveva chiesto di tornare a casa, nella ‘sua’ Ferrazzano, il paese che ha amato tanto e di cui è stato un benefattore. Il sacerdote era stato promotore e aveva finanziato opere concrete: quando era parroco della chiesa dell’Assunta, che ha guidato per 58 anni, ha fatto costruire la casa canonica e la scuola materna. Inoltre, grazie a don Giovanni è stato realizzato il primo piano dell’immobile che ospita attualmente il Teatro del Loto nella piazza principale di Ferrazzano.

Il primo ad annunciarne pubblicamente il decesso con un messaggio sui social è stato il nonno-vigile di Ferrazzano, Paolo Colesanti.

Mentre il direttore del Teatro del Loto, l’attore e regista Stefano Sabelli, appresa la triste notizia ha voluto ricordare il parroco con queste parole: “Un highlander, un immortale, sempre capace di guardare oltre e sempre capace di un sorriso e una battuta capaci di sdrammatizzare, come l’amico e padre illuminato con cui confrontarsi, come un creatore che se non ci fosse stato nulla per noi al Loto sarebbe cominciato. Grazie di tutto caro Don Giovanni. mi mancherà il confronto terreno ma rimarrà quello ideale perché comunque che ci sei, ci sei stato e ci sarai”.

Il sindaco di Ferrazzano, Antonio Cerio, ha proclamato il lutto cittadino. Mentre oggi pomeriggio dalle 17.00 alle 22, nella Chiesa Madre, sarà aperta la camera ardente per pregare davanti al feretro del parroco emerito. Invece i funerali si svolgeranno domani – 17 febbraio – alle 15 in piazza Spensieri. A comunicarlo il parroco, don Nicola.

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