Il notebook della settimana

Vaccinarsi non è un atto di coraggio, candidate prêt-à-porter e il Presidente Bunga Bunga

Se vaccinarsi è un atto eroico

È stato bello vedere nei centri vaccinali centinaia di bambini attendere giudiziosamente, perfino gioiosamente il loro turno. A ragione l’Asrem si vanta del successo ed elogia “i bimbi coraggiosi che hanno dato una lezione di senso civico a tutti”. Tanto da essere addirittura premiati con “Attestati di coraggio”.

Benissimo plaudire al senso civico, farne però una questione di coraggio con relativo attestato è un errore marchiano che finisce non solo col disconoscere il senso civico, ma col fornire ai No-Wax ragioni sulla pericolosità del vaccino. A meno che l’Asrem non rilasci attestati anche   ai bambini vaccinati contro difterite, poliomielite o tetano.

 

Candidate prêt-à-porter

Candidare delle donne in quanto donne pare ormai un gioco di società politica, come se la carica dovesse essere assegnata secondo una turnazione fra categorie. Così un consigliere 5 Stelle ha proposto che i tre delegati regionali da inviare a Montecitorio per l’elezione del Capo dello Stato siano appunto tre donne, invece che Toma, Micone e uno dell’opposizione come da requisito costituzionale.

Quasi sempre, più che riconoscere il valore aggiunto della donna, proposte del genere risultano soprattutto mirate a far fuori avversari uomini. Tuttavia la proposta 5Stelle non va affatto archiviata, anzi da oggi in poi va tenuta al caldo per le prossime elezioni regionali. Solo allora potremo verificare la serietà o la pelosità di cotanto fervore femminista.

 

Progetti per il futuro

Silvio Berlusconi vuole partecipare ad ogni costo al Gran Ballo del Colle, mentre Sergio Mattarella dice “ho già dato” e non vede l’ora di tornare alle sue amate letture. L’attuale Capo dello Stato vuole ritirarsi a vita privata per chiudere il suo settennato a 80 anni. L’aspirante Presidente Bunga Bunga (85 anni) vorrebbe lasciare il Quirinale a 92 anni.

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