Tradizione & identità

Turismo, protocollo per ‘esportare’ il folklore e valorizzare i 16 gruppi molisani

Firmato questa mattina - 17 gennaio - l'accordo che mira a tutelare un segmento importante della nostra tradizione identitaria e consentire di accedere ai finanziamenti che il Pnrr destina a questo settore. Il primo obiettivo è una manifestazione internazionale in Molise come il Festival della musica popolare

Il Molise annovera attualmente sedici gruppi folkloristici la cui fama, il più delle volte, resta limitata all’ambito locale. Per consentire a questo importante segmento della nostra cultura di raggiungere una dimensione più ampia e un ‘palcoscenico’ nazionale e internazionale è necessario fare ‘squadra’. O meglio “creare sinergie” per riuscire ad intercettare meglio anche i finanziamenti che il Governo tramite il Pnrr mette a disposizione di questo settore, come è stato detto oggi nella sede della Regione Molise che ha ospitato la firma di un protocollo ad hoc tra il governatore Donato Toma, l’assessore al Turismo e alla Cultura Vincenzo Cotugno e Benito Rispoli, presidente della Federazione italiana tradizioni popolari per la diffusione della conoscenza del patrimonio culturale-folklorico e dell’identità regionale.

Rispoli, Toma e Cotugno folklore conferenza

Il capo della Giunta regionale ha delineato il perimetro in cui si inserisce l’intesa: migliorare l’attrattività del territorio regionale ai fini turistici, diffondere la conoscenza del patrimonio culturale molisano, favorire le occasioni d’incontro tra i diversi linguaggi dell’arte e dello spettacolo, promuovere l’immagine del Molise e stimolare le occasioni di crescita economica nel settore turistico e culturale.

“Il Molise deve avere un’offerta turistica e culturale apprezzabile anche nel settore delle tradizioni popolari, settore che ci sta molto a cuore”, le parole di Toma, il primo presidente ad aver nominato un tutore delle tradizioni folkloristiche campobassane, ossia la professoressa Rosa Maria Socci. “Chi viene nella nostra regione vuol vedere la qualità della nostra cultura popolare e quelle tradizioni che non conosce e che vorrebbe conoscere”, Oltre ad essere un valido strumento di promozione turistica – le parole del governatore – il protocollo è anche garanzia per la conservazione, la conoscenza e la trasmissione alle future generazioni del patrimonio demo-etno-antropologico delle diverse comunità molisane”.

“Il folklore spesso viene considerato cultura di serie B quando in realtà racchiude un patrimonio importante”, ha osservato Rispoli che ha messo in luce i benefici di tale protocollo. “I nostri gruppi porteranno le nostre tradizioni fuori dall’Italia e favoriranno le presenze turistiche in questa regione”. Il presidente della Federazione ha annunciato anche il primo obiettivo del protocollo, ossia “organizzare subito, pandemia permettendo, una manifestazione di rilievo internazionale in Molise come il Festival della Musica popolare”. Proposta che, a dire la verità, ha ottenuto un tiepido riscontro da parte del presidente Toma: “Ovviamente va inserito nell’ambito del programma delle iniziative previste all’interno di ‘Turismo è cultura’”.

Più entusiasta (per fortuna) l’assessore Vincenzo Cotugno: “Questa è un’altra piccola tappa del Piano strategico del turismo della Regione Molise. Anche il folklore è cultura e tradizioni identitarie del nostro territorio. Sono felice che la Giunta regionale abbia accolto la proposta di aderire a questo protocollo che ci consentirà di tutelare questa parte della nostra tradizione e di avere maggiore forza di interlocuzione con il Governo nell’ambito dei fondi stanziati per questo settore nel Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

(foto Facebook Polifonica Monforte)

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