Vinchiaturo

Il paese dei tamponi: da due settimane corsa no stop al test rapido in farmacia

La farmacia Moscufo di Vinchiaturo è alle prese con una gigantesca richiesta di tamponi rapidi come non era mai accaduto. Il caso è emblematico di una situazione diffusa in tutta la regione e tutta in Italia, ma quanto guadagnano i farmacisti? Abbiamo provato a fare due conti della serva.

Lo hanno ribattezzato il paese dei tamponi per l’elevato numero di test rapidi effettuati tra Natale e Capodanno. I clienti, però, non sono del posto, anzi, arrivano dai comuni limitrofi e dal capoluogo dove in assenza di tamponi antigenici sono state le stesse farmacie a dirottare a Vinchiaturo chi voleva conoscere la sua eventuale positività al Sars CoV-2.

Tamponi rapidi introvabili: scorte terminate e code lunghissime nelle farmacie

Il presidio si trova all’angolo tra corso Umberto I e piazza Municipio, un punto strategico per separare la clientela che ha solo bisogno di acquistare un farmaco al banco (e utilizza l’entrata principale) dalla la lunga coda di persone in attesa di essere tamponate dal dottor Antonio Moscufo e dai suoi figli.

Qui si lavora senza sosta da quasi due settimane. Ce lo conferma Erminia Moscufo, figlia del titolare, impiegata con orari disumani da quando questa folle corsa al tampone ha avuto inizio in tutta Italia.

farmacia moscufo vinchiaturo

“Lavoriamo dalle 8 del mattino alle 20, ci concediamo una breve pausa di un’ora per il pranzo e non è raro che la saltiamo perché ci dispiace far attendere ulteriormente la clientela in fila. Abbiamo lavorato ogni giorno di festa: a Natale, Santo Stefano, il 31 dicembre e il 1 gennaio, c’è un richiesta enorme e tentiamo come possiamo di garantire il servizio a chi ce lo chiede”.

Chi ve lo fa fare? si domanderà qualcuno. E’ innegabile che per i farmacisti, tutti, quello dei tamponi rapidi sia un gigantesco affare. E da quando questa affannosa ricerca ha avuto inizio (più o meno intorno al 20 dicembre) il business si è gonfiato a dismisura.

Prendiamo il caso di Vinchiaturo, solo qui – come ci dice sempre la dottoressa Erminia Moscufo – si fanno tra i 400 e i 500 tamponi al giorno. Provate a moltiplicare per 12 euro (che è il costo del test, sia che tu lo acquisti per fartelo a casa, sia che tu scelga di fartelo fare in farmacia per avere il green pass) e il conto è presto fatto: siamo intorno ai 6 mila euro di incasso al giorno. Una cifra da capogiro: in un paio di settimane la farmacia Moscufo ha guadagnato dai soli antigenici qualcosa come 90 mila euro applicando, è giusto dirlo, un prezzo anche più basso dei classici 15 euro chiesti nel capoluogo.

Certo, vanno tolti i costi per pagare il personale, per tenere aperta l’attività e soprattutto per acquistare i tamponi. Sempre Erminia ci spiega: “Non puoi rivolgerti al fornitore che preferisci, bisogna acquistare quelli certificati dal ministero della Salute e possibilmente venderne uno che sia anche di ultima generazione come quelli che abbiamo noi, sensibili anche alla variante Omicron che è ormai prevalente. Inoltre se l’acquisto è per un bambino lo facciamo pagare 8 euro”.

Quanto costa a loro un tampone la dottoressa Moscufo non vuole svelarcelo limitandosi a dire “che è di poco inferiore a quanto lo vendiamo noi”. Ma il guadagno c’è, come è anche giusto che sia, ed è consistente altrimenti non lavorerebbero 12 ore filate in una farmacia di paese che tanta gente non l’ha mai vista come in queste ultime settimane.

E ne vedrà ancora. Perché se a Vinchiaturo i positivi sono circa una ventina (lo diceva il sindaco Luigi Valente in un suo post il 30 dicembre scorso) nei prossimi giorni si metteranno in coda tutti i giovani e giovanissimi del paese.

Per l’8 e il 9 gennaio prossimi – anche in vista della riapertura delle scuole – l’amministrazione comunale ha deciso di attivare uno screening gratuito “per tutti i bambini e gli studenti residenti a Vinchiaturo, a partire dai bambini della scuola della prima infanzia fino agli studenti universitari che non abbiano compiuto i 25 anni.  I tamponi rapidi antigenici – scrive il sindaco – si potranno effettuare presso la farmacia di Vinchiaturo nei due giorni antecedenti la ripresa delle lezioni, salvo eventuali diverse disposizioni per il rientro a scuola.  In questo modo il Comune di Vinchiaturo si fa carico di offrire alle famiglie e agli studenti la possibilità di ritornare alle attività scolastiche con l’attestazione di negatività al Covid”.

Sarà, insomma, un lungo weekend per i farmacisti della famiglia Moscufo. L’ennesimo.

locandina screening vinchiaturo
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