Confcommercio e adoc

Saldi, si parte il 5 gennaio in Molise. Il decalogo per uno shopping sicuro (non solo per il Covid)

In molti li avranno attesi finora, l’ora X sta per arrivare.  Si parte oggi in Sicilia e Basilicata, domani toccherà alla Valle d’Aosta, mentre in Molise e in tutte le altre regioni al via dal 5 gennaio. Parliamo, naturalmente, dei saldi invernali.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, anche quest’anno lo shopping dei saldi interessa oltre 15 milioni di famiglie e ogni persona spenderà circa 119 euro, per un giro di affari di 4,2 miliardi di euro.

“Un’eccezionale occasione – commenta in proposito la Federazione Moda Italia – Confcommercio – anche per consolidare lo shopping sotto casa nei negozi di prossimità dove fiducia, relazione, servizio, prova e consegna istantanea unitamente al prezzo di saldo fanno propendere i consumatori per un acquisto nei punti vendita delle nostre città e dei nostri centri. Le vendite di fine stagione sono sempre una straordinaria opportunità per i consumatori ma per noi commercianti servono per avere liquidità rinunciando ai margini, nell’auspicio però che possano aiutare a far trovare una stabilità di cui tutti abbiamo bisogno”.

Come sempre in questi frangenti Confcommercio Molise e Adoc Molise in vista del 5 gennaio hanno stilato un decalogo saldi, al fine di ottimizzare il rapporto di fiducia tra il cliente e l’operatore commerciale proponendo la valorizzazione di comportamenti ispirati alla correttezza, all’etica e alla sicurezza delle attività commerciali, in tempi di emergenza Coronavirus.

Ecco il decalogo.

Distanziamento sociale

Va mantenuta la distanza di almeno un metro tra i clienti in attesa di entrata ed all’interno del negozio.
Disinfezione delle mani

Prima di toccare i prodotti è obbligatoria la pulizia delle mani attraverso le soluzioni igienizzanti messe a disposizione degli acquirenti.

Mascherine

I clienti devono obbligatoriamente indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti stessi.

Cambi

La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (come prevede il Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi

Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante. Prima di effettuare la prova vanno disinfettate le mani e, durante la prova dei prodotti, va sempre indossata la mascherina anche nei camerini.

Pagamenti

Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e, in ogni caso, vanno favorite modalità di pagamento elettroniche.

Prodotti in vendita

I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo

Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Riparazioni

Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole, ecc.) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L’operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.

Permanenza nei negozi in tempi di Covid-19

Sostare all’interno dei locali solo per il tempo necessario all’acquisto di beni ed evitare abbracci e strette di mano.

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