Un paese per giovani

Ripartire dall’agricoltura, la scommessa della Fondazione Di Vaira: 8 borse di studio per giovani molisani

L'Ente che prende il nome dal Cavalier Francesco Di Vaira, e che gestisce l'importante azienda agricola sulle colline tra Montenero e Petacciato (oggi riconvertita all'agricoltura biodinamica), riannoda i fili della sua mission originaria e finanzia borse di studio per studenti meritevoli e bisognosi che credono nel valore di questo settore economico

Sostenere i giovani nei loro progetti di studi in materie inerenti l’agricoltura: questo l’obiettivo della Fondazione Di Vaira che insieme alla Diocesi di Termoli-Larino e all’associazione Un Paese per giovani finanzierà per ognuno di loro una borsa di studio di 3.200 euro.

spadanuda barba vescovo de luca borse studio di vaira

Meritevoli e bisognosi, queste due delle caratteristiche che verranno ‘premiate’ dal bando. Un’iniziativa che “riaggancia il filo con la mission della Fondazione”, nata come ente giuridico pochi anni fa ma che vanta una lunga storia. Una storia di beneficenza, giustappunto, legata a doppio filo con lo sviluppo agricolo. Ieri come oggi fondamentale in questo territorio.

domenico barba di vaira

“L’obiettivo è anche quello di diffondere la passione per l’agricoltura”, così il dottor Domenico Barba, consigliere di amministrazione della fondazione (presente in rappresentanza degli eredi del Cavalier Francesco Di Vaira) che gestisce la grande fattoria nell’agro di Petacciato. Circa 400 ettari su cui ora insiste una azienda agricola biodinamica, che ha a cuore il ben-essere della terra.

Entusiasta dell’iniziativa monsignor Gianfranco De Luca, vescovo della Diocesi nonché Presidente dell’Ente di Beneficenza. “Questo è un segno di speranza, un gesto apparentemente piccolo ma che ha ricadute importanti sul territorio. 60 anni fa nasceva la Di Vaira e nel suo statuto c’era proprio il sostegno alla formazione dei giovani bisognosi. Quello di oggi è un qualcosa che rifiorisce”.

spadanuda barba vescovo de luca borse studio di vaira

Parte essenziale nella promozione del progetto è affidata all’associazione Un Paese per Giovani, che già nel nome porta impressa il suo mandato. Presenti all’incontro il Presidente Pasquale Santella ed Angelo Spadanuda, quest’ultimo responsabile di tutta la procedura per il conferimento delle borse di studio e che ha spiegato la quintessenza del regolamento, soffermandosi in particolare sui criteri che maggiormente saranno presi in considerazione in fase di istruttoria per decidere chi saranno gli 8 studenti beneficiari.

borse studio di vaira

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito unpaesepergiovani.it ma diciamo subito che il premio in denaro è rivolto a studenti universitari, che non abbiano più di 29 anni, frequentanti (nell’anno accademico 2021/2022) classi di lauree nel settore agro-alimentare, zootecnico e veterinario purchè residenti in Molise. Criteri premianti saranno il voto di diploma (per gli universitari del 1° anno) o quelli ottenuti negli esami già sostenuti (per gli universitari iscritti dal 2° anno in poi). Così come sarà dirimente l’Isee e la condizione di bisogno. Requisito preferenziale sarà la residenza nei comuni di Petacciato, Montenero, Mafalda, Guglionesi e Termoli (insomma quelli limitrofi all’area dove nasce l’azienda agricola).
Le domande vanno presentate dal 1 febbraio al 15 marzo e il modulo di partecipazione è qui scaricabile.

“È un modo attuale per rendere concreto il ruolo di sostegno alla formazione di giovani che vogliono specializzarsi nell’ambito agricolo ed è la modalità – spiegano dalla Di Vaira – per continuare la propria mission di partecipazione allo sviluppo di questo territorio”.

Sviluppo è difatti la parola chiave in questa iniziativa. Lo sviluppo dell’agricoltura, così importante in Molise, può – nelle intenzioni dei promotori di questa iniziativa – intrecciarsi con lo sviluppo dei giovani, con la loro crescita professionale e – perchè no – con il loro futuro lavorativo. Da parte di Angelo Spadanuda il desiderio che questo sia solo l’inizio e che le borse di studio possano essere riproposte ogni anno. Per tutti i presenti questa è una risposta concreta in questo periodo di difficoltà economica ma l’auspicio che dall’agricoltura si possa ripartire.

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