L'elezione del capo dello stato

Quirinale, inizia la ‘missione’ dei delegati molisani: “Voteremo con responsabilità. Serve Presidente di alto profilo”

Il governatore Donato Toma, il presidente del Consiglio regionale e il capogruppo M5S Andrea Greco raccontano da Roma le sensazioni del primo giorno del voto per la scelta del successore di Sergio Mattarella. Mattinata di incontri con i partiti anche per i delegati regionali prima dell'inizio delle operazioni di voto dalle 15 che si dovrebbe concludere senza la fumata bianca: l'orientamento è la scheda bianca. Gli ex 5 Stelle Ortis e Testamento rilanciano Paolo Maddalena, mentre l'onorevole Antonio Federico confessa: "Appuntamento importantissimo. Quando sarà eletto il nuovo capo dello Stato? Non lo so, per sicurezza ho portato la valigia grande"

Difficilmente stasera gli italiani conosceranno il nome del nuovo Presidente della Repubblica. Nonostante gli ultimi giorni di incontri e il serrato confronto interno ai partiti, non c’è nessun nome che metta tutti d’accordo. Insomma, servirebbe un miracolo per eleggere oggi con una maggioranza qualificata (ossia i due terzi dei ‘grandi elettori’) il successore di Sergio Mattarella. Stasera intorno alle 21, quando si conoscerà l’esito del primo voto fissato nel pomeriggio, dovrebbero prevalere infatti le schede bianche.

Da ieri a Roma sono arrivati anche i grandi elettori che rappresentano la Regione Molise e che sono stati scelti dal Consiglio regionale lo scorso 11 gennaio: il governatore Donato Toma, il presidente della stessa assemblea regionale Salvatore Micone e il capogruppo del Movimento 5 Stelle Andrea Greco (sostenuto anche dal Partito democratico).

Toma Micone Greco grandi elettori quirinale

I delegati molisani saranno gli ultimi a essere ‘chiamati’ per esprimere il loro voto all’interno delle tre cabine allestite nell’Emiciclo, che fra l’altro per motivi sanitari non saranno i tradizionali ‘catafalchi’ ma postazioni in cui sarà possibile il ricambio dell’aria. Prima dei 58 delegati regionali (tre per ogni Regione, ad eccezione della Val d’Aosta che ne esprime uno) depositeranno la scheda nell’urna i senatori a vita, i senatori e i deputati. In totale 1.008 grandi elettori: dovevano essere 1009 ma ieri sera è deceduto l’onorevole di Forza Italia Vincenzo Fasano e solo in queste ore la Camera sta effettuando le verifiche per proclamare deputato il primo dei non eletti consentendo la sua partecipazione al voto.

Prima dell’inizio ufficiale della ‘partita’ per il Colle, si sono svolti gli ultimi confronti interni ai partiti. Intorno alle 13 il summit di Forza Italia che due giorni fa ha dovuto fare i conti con la rinuncia di Silvio Berlusconi (ricoverato ieri per controlli in ospedale) e ora aspetta le mosse del leader della Lega Matteo Salvini: in queste ore dovrebbe proporre una rosa di nomi quali possibili candidati al Quirinale.

Anche il presidente della Regione Molise è al vertice con il gruppo parlamentare azzurri. Tuttavia, questa mattina – di buon’ora – Toma era al lavoro nella sede romana della Regione Molise. Queste le sue sensazioni: “Non sono emozionato – racconta a Primonumero -, sono conscio del ruolo importante che i grandi elettori hanno e mi comporterò con rigore e osservanza delle indicazioni del centrodestra per il bene del Paese. Scevro da ogni pregiudizio”.

Alle 11 invece il vertice dell’Udc, il partito del presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone. Poi due ore dopo l’incontro congiunto con Forza Italia. “Stasera probabilmente verrà fuori un candidato condiviso dal centrodestra – le sue previsioni a Primonumero – che proporrà anche ad altre forze politiche per le votazioni dei prossimi giorni. Credo che la quarta votazione, quella di giovedì, potrà essere quella buona”. Poi aggiunge le sue sensazioni: “Sto affrontando questa entusiasmante esperienza, sicuramente emozionato, ma con un gran carico di responsabilità, un momento importante, spero di contribuire ad eleggere un Presidente di alto profilo, con una visione forte per il nostro Paese”.

Ieri invece l’assemblea del Movimento 5 Stelle che annovera il maggior numero di grandi elettori. Alle 17.30 esprimerà il suo voto il parlamentare Antonio Federico: “C’è tanta emozione, è un appuntamento importantissimo, di quelli che capitano solo una volta nella vita se sei fortunato. Io sono fortunato e oggi posso partecipare all’elezione del Presidente della Repubblica. Quando e chi sarà eletto? Non lo so, posso dirle solo che ho portato la valigia grande”, scherza il deputato campobassano facendo intuire che sarà una ‘corsa’ lunga e a ostacoli.

Da ieri nella capitale c’è anche il consigliere regionale Andrea Greco: si è spostato dal Molise a bordo di un pullman dando così il buon esempio. Non solo: in un post su Facebook il capogruppo M5S ha anche annunciato che rinuncerà al rimborso che l’Ufficio di Presenza del Consiglio regionale eroga ai grandi elettori: “Avrei potuto fare un po’ “come fan tutti”: prenotare il miglior hotel e mangiare nei migliori ristoranti della Capitale. A pagare sareste stati voi molisani, senza che nessuno se ne rendesse conto. Di esempi così in passato ne abbiamo avuti e sinceramente mi hanno fatto un po’ vergognare, da cittadino prima che da consigliere. Il mio è un segnale di vicinanza ai molisani: non ho chiesto e non richiederò le spese di missione in carico al Consiglio regionale. Soldi pubblici risparmiati, ma non è quello il punto, perché certamente non risanerò le finanze della Regione con questo gesto”.

Nelle ultime ore Movimento 5 Stelle, Pd e Leu hanno proposto il nome dell’ex ministro Andrea Riccardi (era nel Governo Monti, ndr) per la Presidenza della Repubblica. Sempre più difficile che i pentastellati sosterranno la corsa al Colle del premier Mario Draghi e ovviamente non avrebbe mai appoggiato la candidatura di Silvio Berlusconi. Esplicite le parole di Giuseppe Conte che prima del vertice con il Pd e Leu ha dichiarato che “abbiamo un governo autorevolissimo e abbiamo chiesto tutti insieme con un governo di unità nazionale di portare a termine dei risultati. Siamo ancora in piena emergenza, ci sono tanti compiti che non sono ancora conclusi”.

Gli ex M5S sosterranno invece Paolo Maddalena, giurista ed ex vice presidente emerito della Corte Costituzionale. Lo ha annunciato il senatore molisano Fabrizio Ortis (ora gruppo misto) una decina di giorni fa. Lo ribadisce oggi la deputata Rosa Alba Testamento: “Il Presidente della Repubblica deve essere una figura di specchiata moralità, alto spessore tecnico, garante dei principi e valori costituzionali. Noi parlamentari nel gruppo misto all’opposizione del governo Draghi abbiamo indicato il nome di Paolo Maddalena” perché “la sua opera di magistrato, docente universitario e giudice costituzionale è stata sempre indirizzata alla difesa dei beni pubblici e demaniali, della legalità, della sovranità popolare e della nostra Costituzione”.

Le operazioni di voto entreranno nel vivo alle 15. La durata dello scrutinio e dello spoglio della prima votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica sarà di circa sei ore. Nell’Emiciclo entreranno 50 votanti per volta, mentre saranno 200 i parlamentari ammessi in Aula durante le operazioni di spoglio: queste le indicazioni definite poco prima di mezzogiorno nella riunione degli Uffici di presidenza congiunti di Camera e Senato. Il fischio finale della ‘partita’? Probabilmente mercoledì, ma c’è chi come il leader di Italia Viva Matteo Renzi non esclude che il voto decisivo ci sarà tra giovedì e venerdì prossimo. Il 3 febbraio scade il mandato di Sergio Mattarella che venne eletto il 31 gennaio 2015. Chissà se alla fine sarà indicato per un bis.

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