Effetto paradosso

I molisani mai vaccinati sono meno del 9%, ma tra i ricoverati per covid sono il 46%

Si chiama effetto paradosso: inutile gridare allo scandalo se si legge nel bollettino che sono più i vaccinati dei non vaccinati i ricoverati Covid. Tutto questo è normale, specie in una regione - come la nostra - in cui i no-vax sono l'8.6% contro il 91.4% che invece almeno una dose (la percentuale scende all'86.4% se si considera la 2° dose) l'hanno ricevuta

Sono attualmente 24 (di cui solo 2 in Terapia intensiva, come risulta dal bollettino Asrem di ieri sera) i ricoverati con diagnosi di positività al Sars-Cov-2 nei reparti Covid del Cardarelli. 11 di questi (ovvero poco meno del 46%) non sono vaccinati mentre gli altri sì, chi con seconda chi con terza dose. Scandalo? No, perchè come vi abbiamo riportato stamane, sulla base dei dati forniti (sempre ieri sera) dall’Azienda sanitaria molisana, i non vaccinati nella nostra regione sono l’8.6% circa, un po’ meno di 25mila persone.

Ecco spiegato dunque perchè i ricoveri classificati come Covid in Molise attualmente riguardano più persone vaccinate (il 54.2%) che persone non vaccinate. È il cosiddetto – e anche di questo vi abbiamo sovente parlato – effetto paradosso. Se in un dato territorio si finisce per avere oltre il 90% di persone che si sono immunizzate, è del tutto fisiologico che in un reparto covid proporzionalmente possano esserci più vaccinati di no-vax. È una questione di numeri bella e semplice.

Ricordiamo inoltre – e in questi giorni molto se ne sta discutendo – che non esattamente tutti i degenti dei bollettini Covid (dei reparti di Malattie Infettive e di Terapia Intensiva) si trovano ricoverati per il Covid-19. Hanno il virus, sì, ma molto spesso sono entrati in ospedale per altre patologie (e spesso sono anziani) ma una volta appurata con tampone la positività al Sars-Cov-2, pur in assenza di sintomi specifici riconducibili al Covid, sono stati ‘dirottati’ nel reparto di Infettive. Magari erano destinati a Ortopedia o Diabetologia, per intenderci.

Ricordiamo ancora una volta cosa rischia un no-vax e quanto più rischia rispetto a chi ha scelto di farsi vaccinare. I dati sono quelli riportati dall’Istituto Superiore di Sanità nel suo ultimo bollettino. Un dato per iniziare: i no-vax in terapia intensiva sono 38 volte di più dei vaccinati con terza dose. I dati diffusi dall’Iss insomma certificano che a occupare i posti in rianimazione negli ospedali sono soprattutto i non vaccinati. Questo perchè il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è 26,7 ogni 100mila tra i non vaccinati, mentre è 0,9 ogni 100mila per vaccinati booster.

E ancora: il tasso dei decessi tra le persone non vaccinate è pari a 42,4 ogni centomila. Quello dei vaccinati con ciclo completo e dose booster è 1,4.

Ora, vi abbiamo detto stamane (in questo articolo) quant’è la fetta – che speriamo si riduca sempre più – di non vaccinati in Molise e in Italia. A tale proposito va sottolineato che nell’ultima settimana (o meglio dal 7 al 13 gennaio) nel Paese sono state oltre 4,5 milioni di vaccinazioni e sono triplicate le prime dosi per over 50 che sono ora soggetti all’obbligo vaccinale.

QuotidianoSanità rileva che sono stati registrati 1,5 milioni di vaccinazioni in più rispetto alla settimana precedente con una media di oltre 650 mila somministrazioni al giorno. Di queste, più di 2 milioni hanno riguardato la fascia over 50 per la quale le prime dosi sono triplicate nell’arco dei sette giorni, passando da 39 mila a 126 mila circa. In forte crescita anche il dato relativo ai bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni, in favore dei quali le somministrazioni sono state oltre 356 mila.

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