Ragazzi che regalano la vita

Majorana, gli studenti diventano donatori Avis. “Un grande gesto, lo consigliamo a tutti”

Consegnate le prime tessere ‘donatori volontari’ Avis a sei alunni delle classi quinte dell’Istituto Majorana di Termoli.

“La scuola è una piccola comunità che interagisce con la realtà sociale, integrando esperienze che poi faranno parte del vissuto degli studenti. Per questa ragione, a tutti gli alunni maggiorenni dell’Istituto d’istruzione superiore secondaria ‘Ettore Majorana’, è stato proposto di aderire al progetto Avis scuola, uno dei tanti progetti promossi dal Miur per tutelare il diritto alla salute e promuovere corretti stili di vita”.

Il dirigente scolastico, la professoressa Maria Maddalena Chimisso, ne sottolinea l’importanza: “Certo, donatori non si nasce, ci si diventa, ci si convince, è una scelta personale e l’obiettivo della nostra scuola è quello di poter stimolare i nostri studenti, spostando la loro attenzione sul sociale, sulle problematiche attuali, sul lato umano, sull’impegno e sulla solidarietà. Questo progetto si sviluppa anche in altre tematiche quali: l’educazione alla salute, la promozione di corretti stili di vita, la sensibilizzazione alla prevenzione delle malattie, i diversi stili alimentari, la costanza nella attività fisica, evitando qualsiasi assunzione di bevande alcoliche o altre dipendenze. Un’iniziativa volta a promuovere tutti i temi della solidarietà e del dono al fine di sviluppare la disponibilità all’impegno responsabile in azioni di volontariato”.

Ecco cosa raccontano alcuni degli alunni che hanno aderito con grande entusiasmo al progetto Avis, consapevoli di donare volontariamente il sangue, il plasma e altri emocomponenti in maniera del tutto anonima e periodica. “È stata un’azione importantissima, il sangue è un farmaco insostituibile per alcune malattie, non si fabbrica in laboratorio, non si può acquistare, si può soltanto donare”. “La donazione è un’esperienza emozionante, lo possono fare tutti”. “Sì, è vero, lo consigliamo a tutti, è un impegno verso il prossimo”. “È una scelta che avrei voluto fare da tanto, ci sono tante persone che hanno bisogno del sangue e non riescono a trovarlo”. “Ho provato grande soddisfazione per aver dato il mio piccolo contributo e mi sono sentito meglio dopo averlo donato”, “Sono contento di aver superato quella pigrizia che mi aveva impedito finora di donare il sangue: è un grande gesto di generosità che può salvare la vita a tante persone”.

Tutti, insomma, pienamente d’accordo su quanto avvenuto in assoluta sicurezza. Dopo una decina di minuti i ragazzi donatori sono tornati alla loro quotidianità. Concludiamo con la diffusione di una nota citazione: “Il sangue è destinato a circolare: condividilo”.

Foto d’archivio

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