Campobasso

L’arte del cucito arriva nel convento di San Giovanni, dove un tempo si lavorava la lana

E' iniziato ieri il corso organizzato da Padre Antonio Narici con la collaborazione del Maestro Sarto Mario Iannetta: "E' un'occasione per molti che vorranno cimentarsi in una professione sempre meno presente nel nostro tessuto regionale"

Professione: sarto. E’ sempre più raro vedere insegne di laboratori di sartoria. A Campobasso come altrove. I sarti sono pochi, nonostante si tratti di una delle delle professioni più affascinanti e creative.

Vestire uomini e donne, con raffinatezza, il giusto tocco di civetteria ed eleganza non è semplice: bisogna essere dotati di estro e competenza, creatività e gusto. Ma arrivare a creare e confezionare l’abito su misura richiesto da un cliente è frutto di una formazione che implica tempo, pazienza, passione, buona manualità e visione dell’insieme.

Padre Antonio Narici, vice parroco della chiesa di San Giovanni Battista a Campobasso, di quella che definisce “una vera e propria arte” ha voluto fare un corso di formazione destinato ai cittadini che vorranno aderire. E la sua idea ha presto trovato concretezza nel corso che è iniziato proprio ieri pomeriggio alle 17, grazie al Maestro Mario Iannetta che rispetto alla richiesta di Padre Antonio non ha esitato un istante palesando subito il suo entusiasmo per “un periodo di formazione che potrebbe aiutare anche i giovani più capaci e volenterosi ad entrare nel mondo del lavoro” spiega padre Antonio.

Che arriva a Campobasso dopo un periodo in Puglia e che diventa viceparroco della chiesta di San Giovanni Battista dove c’è il convento adiacente che è di antica fondazione e che “risale al 1400 – racconta Padre Antonio – in quel periodo era gestito dai nostri fratelli laici, che svolgevano l’attività di lavorazione della lana. Proprio così, questo convento era la Pannifica Officina, in cui si lavava, cardava e colorava la lana, utilizzata poi per realizzare gli abiti di tutti i frati dell’intera provincia monastica”.

Sulla scia di quelle che sono le origini di uno dei conventi francescani di Campobasso, Padre Antonio ha riportato dunque alla luce l’antica vocazione del monastero.

“In Puglia – dice – c’era l’Università del tempo libero che coordinava corsi di inglese, di informatica, di cucina, di cucito e io ho sempre conservato l’idea di fare qualcosa di simile anche qui. Un giorno conobbi il Maestro Mario Iannetta al quale ho illustrato subito il mio progetto, rispetto al quale ha reagito immediatamente con entusiasmo dandomi la sua disponibilità”.

Una disponibilità che il Maestro Iannetta non ha esitato ad offrire anche per via di una professione che altrimenti rischia di scomparire perché sempre meno giovani si cimentano in quella che invece può essere una strada “capace di portare buoni frutti e di condurre i ragazzi verso traguardi importanti”.

Il maestro alternerà teoria e pratica. Ma “è importante conoscere le stoffe, capire i tessuti di un certo peso, la loro consistenza visiva e tattile. E’ importante partire conoscendo le regole che poi in seguito formeranno il professionista nell’atto pratico”.

Il corso della chiesa di San Giovanni Battista è destinato a tutti e sono già diverse le richieste di partecipazione pervenute al convento, tra cui “anche alcuni ragazzi minorenni: tre donne e due maschi”. Durerà cinque mesi e si svolgerà un giorno a settimana per due ore. “Un’occasione per costruire – conclude padre Antonio – con ago e filo un futuro raffinato, elegante e colorato”.

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