Il report settimanale

In 7 giorni quadruplicati i molisani positivi. 1660 nuovi casi ma ricoveri stabili. Omicron, la variante che ci farà uscire dalla pandemia

Da 117 a 355 a 1660: questa la progressione delle ultime 3 settimane dei nuovi positivi accertati. Ma i numeri dei ricoveri (specie quelli in intensiva) e dei decessi non sembrano averne risentito più di tanto. Si moltiplicano gli studi sulla variante Omicron (perchè di questo si sta parlando) che segnalano come questa mutazione del virus infetti di più ma provochi meno danni perchè si ferma alle vie aeree superiori e non intacca i polmoni. Potrebbe essere questa la chiave di volta che sta a significare l'adattamento tra il patogeno e l'ospite (cioè noi). Forse il 2022 sarà l'anno che ci traghetterà fuori dalla pandemia, almeno per come l'abbiamo conosciuta fino ad adesso

1660 casi in soli 7 giorni, quasi il quintuplo di quelli registrati nella precedente settimana e 14 volte tanto rispetto a quelli di due settimane fa. I numeri di Omicron – perchè di questo si tratta – sarebbero da far impallidire se non fosse che ad essi non si associa affatto una crescita di ospedalizzazioni (soprattutto di quelle più gravi) né di decessi.

Oggi l’immunologo del Policlinico Umberto I di Roma, Francesco La Foche, sul Corriere della Sera la definisce variante-ponte che permetterà il passaggio dalla fase pandemica a quella endemica. Ci sembra una definizione bellissima oltre che calzante ed è con questo messaggio che dobbiamo filtrare i dati che ora vi daremo sulla settimana che va dal 27 dicembre al 2 gennaio. Che sia anche un auspicio per l’inizio dell’anno nuovo, quello che potrebbe portare alla fine della pandemia almeno per come l’abbiamo conosciuta finora.

Se si escludono gli estremi, ovvero lunedì e domenica, il Molise ha registrato dai 150 a 430 casi ogni giorno, numeri mai raggiunti finora. In totale i contagi nell’ultima settimana sono stati ben 1660, di media 237 al dì. Nelle settimane precedenti – si noti la progressione – erano stati 355, 117, 74. Il tasso di positività rispetto ai tamponi effettuati e processati è altresì balzato in alto: mediamente si è attestato sopra il 20% (20.3) mentre prima era al 9.3% e addirittura, due settimane prima, al 3.75% e in precedenza molto più basso. Da rilevare come i test molecolari siano stati negli ultimi giorni quasi 8.200, più di mille al giorno di media. Ma la domanda è tantissima, e in tantissimi sono in attesa di farne uno dopo l’esito positivo del test antigenico.

Non si può però non notare come all’incremento massiccio di contagi non corrisponda un aumento sensibile di ospedalizzazioni. Lieve sì, probabilmente fisiologico, ma proporzionalmente alto no, men che meno nei reparti più critici ovvero quelli di Terapia Intensiva. I numeri sono questi: negli ultimi 7 giorni al Cardarelli per Covid sono state ricoverate 13 persone, tutte in Malattie Infettive dove contestualmente ne sono state dimesse però 6. I ricoveri erano stati 15 la settimana precedente, con 4 dimissioni e un decesso (tutto in Infettive). Nel reparto c’erano 17 persone una settimana fa, ora ce ne sono 21. Va aggiunto infatti che una persona (di 88 anni) lì ricoverata è morta all’inizio della settimana e che due sono state trasferite nel reparto di Terapia Intensiva. In Rianimazione, sempre martedì, sono morti due degenti (di 61 e 67 anni, entrambi non vaccinati). Pertanto ora nel reparto salvavita ci sono 2 pazienti, che si sommano ai 21 della Malattia Infettiva. Sono ancora lontane le soglie di allarme per l’occupazione dei posti letto, sebbene nel reparto ordinario si sia fatto un passo in avanti verso quella direzione (quasi 12%).

Volendo sommare quanto successo nelle ultime 4 settimane, i dati diventerebbero questi: 2.206 contagi; 40 ricoveri (di cui solo 1 direttamente in Terapia Intensiva) e 5 trasferimenti in Rianimazione; 7 decessi; 221 guariti.

Per completare il quadro, va detto che nella settimana appena conclusa sono guarite dall’infezione 47 persone (65 la settimana precedente) e hanno ricevuto una dose di vaccino altri 14.716 molisani. Per oltre 12mila si è trattato della dose booster. Sono stati invece, negli ultimi 7 giorni, quasi 800 i bambini dai 5 agli 11 anni cui è stato inoculato il preparato anti-Covid. Complessivamente ora in Molise sono più di 1.350.

mappa contagi molise 3 gennaio

Da una settimana all’altra i cittadini residenti in Molise positivi al Sars-Cov-2 sono passati da poco più di 540 a oltre 2.150: praticamente quadruplicati in 7 giorni (sopra la mappa aggiornata comune per comune). Un cambio di scenario che, a quasi due anni dall’inizio della pandemia, probabilmente non ci si aspettava. I contagi hanno interessato un numero larghissimo (quasi la totalità) di comuni (come d’altronde sta avvenendo in tutta Italia) ma in alcuni stanno destando particolare preoccupazione. A Termoli accertati 291 casi, a Campobasso 273, a Isernia 150, ad Agnone 99. Ma i numeri sono lievitati in tantissime altre realtà, più piccole. Qualche esempio: 53 casi a Venafro, 51 a Guglionesi, 49 ad Ururi, 34 a Montenero di Bisaccia, ma se ne potrebbero fare molti altri.
A tutti va ribadito che essere contagiato non significa necessariamente essere malato o a rischio, specie se si è vaccinati (magari anche con terza dose) e – chiaramente – a determinate condizioni (età e patologie diverse dal Covid).

In tanti convergono sull’ipotesi che il virus, mutato nella variante Omicron, replicandosi nelle prime vie aeree sia sì molto più contagioso ma arrivi meno in profondità (e dunque non nei polmoni) risultando di fatto meno patogenico. Ed è proprio così che una pandemia, che ha fatto milioni di morti, si può trasformare in una malattia endemica, alla stregua di una influenza. Il ponte c’è, forse lo stiamo attraversando proprio adesso.

 

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