La magia delle tradizioni

Il Carnevale ‘cambuasciano’: torna la Mesaiola e ricorda Carmine Aurisano

I “Dodici mesi” sono tornati in auge grazie alle Polifonica Monforte che “è in piena attività per l’evento in programma il prossimo 27 febbraio” ha detto la professoressa Rosa Maria Socci che sta organizzando la manifestazione “in ricordo dell’amico e cultore della tradizione locale, Carmine Aurisano”

La Polifonica Monforte, scrigno delle tradizioni campobassane, alla mesaiola del Carnevale ha sempre palesato attaccamento e devozione. Sì, devozione. Perché l’associazione con estrema attenzione e impegno da anni lavora alla salvaguardia di quelli che sono veri e propri riti della tradizione, della storia, della nostra identità culturale.

Mesaiola, carnevale, 12 mesi

E la pandemia che in molte occasioni ha “spento” finanche le luci sui ricordi che ci appartengono, quest’anno non spegnerà i riflettori sull’evento che porterà di nuovo in scena l’antico Carnevale dei Dodici Mesi campobassano. “La data prevista è quella del 27 febbraio” annuncia la professoressa Rosa Maria Socci  organizzatrice dell’evento.

Si tratta di una manifestazione che insieme a “Verde Auliva” la “Maschera dei briganti” e “Concetta di Mascione”  rientra negli eventi tradizionali carnascialeschi del capoluogo.

Era il 2015 quando il Carnevale dei Dodici mesi ha ricominciato a vivere grazie all’impegno della “Polifonica Monforte” e da quel momento non si è più fermato.

Le location scelte dalla Prof Socci per questo evento targato 2022 sono due (molto dipenderà dall’andamento dei contagi e da eventuali ulteriori disposizioni ministeriali), quindi “certamente la prima scelta ricade su Piazza Vittorio Emanuele II”,  dunque nel cuore del centro urbano “oppure in alternativa – ha spiegato ancora la Socci – immagino un Teatro”.

Il Carnevale dei Dodici mesi è una allegoria che racconta tutti i mesi traendo spunto dalla natura, dagli eventi che li caratterizzano e i 12 personaggi incarnano il mese traendo spunto proprio da questi elementi e in simpatici sonetti citano agi e disagi da Gennaio a Dicembre. Con loro la figura del Re Carnevale, solitamente rappresentato da un giovane di dell’aspetto e capace di fascino e ironia. Ma c’è anche l’enigmatica (a tratti inquietante) figura della Quaresima che  alla fine ucciderà Re Carnevale.

Al di là della storia, accattivante e suggestiva, quest’anno la manifestazione di arricchisce di commozione perché “La Polifonica Monforte – ha spiegato Rosa Maria Socci – ricorderà Carmine Aurisano che ha fatto parte dei 12 mesi non solo per diversi anni della sua vita ma anche recentemente proprio insieme alla Polifonica”.

Quest’anno il Re Carnevale sarà interpretato da un giovane e bravissimo attore campobassano Giuseppe Campestre, allievo della Scuola di Recitazione della Compagnia  Stabile del Molise diretta da Paola Cerimele e Raffaello Lombardi. La Quaresima invece resta l’ incognita dark fino alla fine della Mascherata.

Ecco gli  interpreti. Gennaio: Maria Pia Minichetti; Febbraio: Carmela Tullo; Marzo: Michele Bellone; Aprile: Maria Emanuele; Maggio: Rosa Maria Socci; Giugno: Federico Maio; Luglio: Mario Leonardelli; Agosto: Carlino Mancinelli; Settembre: Agostino Coppola; Ottobre: Lucia Mastrantonio; Novembre: Matteo Esposito; Dicembre: Annarita Grandis. La Quaresima? E’ – come sempre – apparentemente senza un nome. E per scoprirlo non resta che partecipare.

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