Termoli

Emodinamica, nuova impugnazione davanti al Tar per turni sospesi

Gli avvocati che difendono gli interessi del Comune di Termoli impugneranno la delibera Asrem dopo il deposito della istruttoria chiesta all'azienda sanitaria dagli stessi magistrati amministrativi. Intanto l'avvocato Laura Venittelli chiede al Tar di inviare in Procura gli atti sul ricorso per il 58enne colpito da un infarto e deceduto

Gli avvocati Massimo Romano, Giuseppe Ruta e Margherita Zezza si sono riservati di impugnare per motivi aggiunti la delibera della Asrem datata 31 dicembre 2021, con la quale si dispone la sospensione dei turni nel reparto salvavita di emodinamica dell’ospedale di Termoli per altri sei mesi nell’attesa di reperire specialisti in grado di garantire la continuità del servizio.

Prima di procedere con la nuova impugnazione tuttavia bisognerà attendere che l’Asrem depositi l’istruttoria chiesta dagli stessi giudici del Tar sui criteri organizzativi e le criticità del servizio. Questa mattina si è svolta la terza camera di consiglio nell’arco di due mesi al Tar, in modalità da remoto a causa dei contagi.

La vicenda era anche approdata davanti ai giudici del Consiglio di Stato che la vigilia di Natale avevano dato ragione ai ricorrenti, il sindaco di Termoli Francesco Roberti e i suoi consiglieri di maggioranza e l’associazione Cuore molisano, ricordando che le rassicurazioni circa l’imminente ripristino del servizio fornite dalla Asrem erano state puntualmente smentite da atti che di fatto prolungavano le misure di sospensione del reparto salvavita.

In seguito alla disposizione del Consiglio di Stato tuttavia l’Asrem aveva fatto presente di non poter procedere alla riattivazione H24 di emodinamica per indisponibilità di personale medico e impossibilità a trasferirlo dai presidi di Isernia e Campobasso.

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Intanto sempre oggi durante l’udienza l’avvocato Laura Venittelli ha prodotto una memoria per chiedere al Tar Molise di inviare alla Procura della Repubblica gli atti relativi al ricorso presentato dalla figlia di un 58enne deceduto nell’ospedale di San Giovanni Rotondo dove era stato trasferito ore dopo i primi sintomi di un infarto, che lo aveva colpito in un giorno in cui il reparto di emodinamica del San Timoteo era chiuso. L’avvocato Venittelli chiede l’intervento della Procura per valutare la ipotetica interruzione di pubblico servizio.

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