Dopo la contrordinanza di toma

Dal 1 febbraio si potranno macellare i suini a casa. Plauso di Coldiretti (e ironia social)

Mentre impazza l’ironia social – di nuovo – sull’affaire della macellazione dei maiali a domicilio in Molise, o meglio sul divieto imposto con ordinanza da Toma e ieri oggetto di una revisione, arriva il commento, di plauso, di Coldiretti Molise.

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“Dal primo febbraio sarà nuovamente possibile macellare i suini a domicilio. Una notizia, questa, accolta favorevolmente da Coldiretti Molise che esprime soddisfazione per la nuova presa di posizione del Presidente della Regione Donato Toma il quale, con una nuova ordinanza (n. 1 del 25 gennaio 2022), ha limitato al 31 gennaio 2022 il divieto di tale pratica.

Mirante al contenimento dei contagi da Covid 19, la precedente ordinanza (n.16 del 28 dicembre 2021) aveva da subito suscitato forti perplessità da parte di Coldiretti che aveva evidenziato come tale restrizione avrebbe causato una serie di problematiche a carico delle aziende agricole, da sempre atte a tale pratica.

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In una missiva inviata al Governatore lo scorso 5 gennaio, il Direttore di Coldiretti Aniello Ascolese, aveva chiesto di continuare a consentire tale pratica, mettendo in campo specifiche prescrizioni, relativamente ai soggetti abilitati ad operare, limitandone il numero degli addetti, imponendo l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza individuale e finanche il possesso di Green Pass da parte degli operatori.

Oltretutto il Direttore Asolese, nella sua lettera, aveva anche evidenziato che il divieto avrebbe causato un contemporaneo afflusso di migliaia di capi da macellare in un arco temporale così ridotto da non consente ai mattatoi presenti sul territorio di eseguire gli abbattimenti in tempi rapidi, dovendo far fronte alle normali macellazioni svolte a favore di aziende zootecniche specializzate nell’allevamento delle diverse specie animali.

A tutto ciò, si aggiungeva che il divieto di macellazione a domicilio avrebbe potuto favorirne la pratica abusiva, con conseguenti rischi per la sicurezza alimentare, visti i mancati controlli sanitari richiesti prima del consumo e commercializzazione delle carni, ancor di più in questo periodo che vede crescere l’allarme per la diffusione delle peste suina africana (PSA)”.

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