Altre news

Com’è stata l’esperienza in Dad per molti studenti

C’è chi la odia, chi la ama, chi preferirebbe che non si facesse più, mentre altri credono sia uno strumento da adottare di tanto in tanto. La famosa (o famigerata) Dad (Didattica a distanza) o meglio la Ddi (didattica digitale integrata) è stato e forse lo è ancora, uno strumento in grado di supplire all’impossibilità di frequentare le lezioni in presenza a scuola, a causa della pandemia.

Attivata in maniera piuttosto frettolosa, durante la primavera del 2020 e gradualmente migliorata nel tempo, la Dad è riconosciuta come un’alternativa in una situazione di emergenza. Ma verrà utilizzata anche quando i problemi relativi alla pandemia saranno finalmente dimenticati del tutto?

Gli aspetti positivi

Un aspetto sicuramente positivo è dovuto dal fatto che è stato possibile garantire un’istruzione, seppur con delle limitazioni, ai molti studenti che altrimenti non avrebbero mai potuto completare in maniera adeguata, non solo un anno scolastico, ma una parte dell’intero ciclo d’istruzione.

A sentire i ragazzi e le ragazze che hanno apprezzato la Dad, uno dei vantaggi principali è dovuto al fatto di non alzarsi eccessivamente presto al mattino, trovarsi schiacciati dalla folla sui mezzi pubblici e anche dalla riduzione del carico di lavoro, avendo un orario dimezzato delle lezioni.

Alcuni studenti hanno anche confessato che, durante le lezioni ritenute più noiose, c’è chi è tornato a dormire, ha preferito sfidare gli amici ai videogames o al casinò online, almeno, stando a sentire quello che si dice tra quelli maggiorenni.

I lati negativi

Che la Dad non sia la soluzione definitiva e proponibile al 100% è apparso subito abbastanza chiaro, sia agli studenti che agli insegnanti. In Italia non tutti hanno a disposizione una connessione tale da permettere una fluidità di banda sufficiente per non avere problemi a seguire in modo corretto la lezione.

Gli stessi strumenti in dotazione a ragazzi e professori sono talvolta non adatti, poiché è stato riscontrato che molti hanno utilizzato tablet e smartphone, coi quali risulta difficile poter scrivere ed espletare in modo corretto gli esercizi che vengono assegnati.

L’aspetto più importante, però, è sicuramente l’impossibilità di coltivare quelle relazioni sociali che per generazioni hanno fatto incontrare amici veri, fidanzati e fidanzate e, perché no, ci hanno fatto litigare per questioni legate ai gusti musicali, passioni sportive, modi di vestire e tanto altro ancora.

Il contatto reale è ciò non è stato possibile sostituire con lo strumento di didattica a distanza.

Cosa si può migliorare

Sicuramente si potrà migliorare la capacità di connessione e fornire a tutti gli strumenti e le conoscenze di base adeguate per usare al meglio la tecnologia adatta.

Le lezioni andranno rimodulate e rese più performanti e si cercherà di potenziare il metodo di ricerca elettronico e di esplorazione delle risorse via web. Inoltre, tramite l’utilizzo di strumenti tecnologici personali, sarà possibile realizzare progetti complessi, sfruttando anche le potenzialità che vengono messe a disposizione dai software open source.

Ricorrere quindi alla Dad in situazioni di emergenza è sicuramente utile, ma non è, a detta di molti, una condizione che possa essere mantenuta in modo permanente, almeno non al momento!

commenta