Culto e tradizione

Anche quest’anno Campobasso “orfana” del fuoco di Sant’Antonio Abate

Per il secondo anno consecutivo la tradizionale festa di Sant’Antonio Abate per colpa della pandemia non ci sarà.

sant'antonio abate campobasso

Ad annunciarlo in una nota è Nicola Mastropaolo che racconta: “il grande fuoco che negli anni passati il 17 Gennaio illuminava il sagrato davanti la Chiesa  resterà anche quest’anno malinconicamente spento, non ci saranno gli animali per la benedizione, non faremo notte  con cavatielle, vine rùsce e fafe cotte“, non ci sarà “Ulesse areturnà a Santuone”, lo spettacolo di canzoni campobassane e maitunate, un bellissimo lavoro culturale che da anni Nicola Matropaolo sta portando avanti assieme ad alti cittadini.

Sant’Antonio Abate storico quartiere della città da sempre è il ritrovo di tutti i veri campobassani, il quartiere che ha una sua vera è propria identità culturale e storica. Oggi è composto da diverse etnie che nel giorno di Sant’Antonio Abate si ritrovano intorno al fuoco a festeggiare e a divertirsi in allegria nel giorno che è anche l’inizio del Carnevale.

sant'antonio abate campobasso

“Tutte questo – continua Mastropaolo – ci manca tantissimo, come ci è mancato il Corpus Domini, la processione del Venerdì Santo, l’infiorata alla Madonna dei Monti, le feste delle nostre belle contrade”.

Resta confermato invece il programma religioso; la messa solenne delle 18 presieduta dal vescovo Bregantini insieme a Don Ugo Iannandrea e al diacono Don Antonio Di Niro.

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