L'annuncio

Via il depuratore del porto, sarà ingrandito quello al Nucleo industriale. Lavori entro il 2023

Il presidente regionale Donato Toma ha garantito nella conferenza stampa di fine anno che la delocalizzazione dell'impianto maleodorante fa parte della programmazione dei prossimi due anni. Il Comune ha intanto approvato una finanza di progetto

Il depuratore del porto di Termoli sarà delocalizzato e spostato all’interno dell’area consortile della Valle del Biferno. Lo ha dichiarato durante la conferenza stampa di fine anno il Governatore della Regione Molise Toma, che in occasione del bilancio relativo alle opere pubbliche e alle anticipazioni sui lavori che verranno eseguiti nel corso del 2022 e 2023 ha affermato che l’impianto troverà spazio all’interno del Nucleo industriale termolese, eliminando così la criticità relativa agli odori causati da un funzionamento inferiore rispetto alle attuali esigenze della popolazione residente e turistica.

I lavori rientrano in una finanza di progetto approvata nelle scorse settimane dal Comune di Termoli che ha avviato l’iter per la gara d’appalto. In sostanza l’ente gestore del servizio idrico termolese, l’Acea, ha proposto una serie di lavori per un importo complessivo di 12,2 milioni di euro in un arco temporale di 15 anni.

Dopo l’assegnazione dell’appalto, il primo passo sarà quindi la delocalizzazione del depuratore del porto a Pantano Basso.

La proposta avanzata da Acea e approvata dall’Egam consiste in una finanza di progetto denominata “Interventi a tutela del territorio e delle acque per il miglioramento del servizio idrico integrato del Comune di Termoli” e prospetta nell’arco temporale di quindici anni, diversi interventi per il miglioramento idrico, fognario e depurativo di Termoli.

Fra le proposte del project portato avanti dall’Amministrazione Roberti ci sono l’adeguamento e miglioramento della rete di distribuzione dell’acqua potabile, con la sostituzione di alcuni tratti di condotte vecchie con tubazioni di materiali tecnologicamente più performanti, il rifacimento di alcuni tratti di fognatura nera per risolvere problemi legati al malfunzionamento di condotte idriche inadeguate dal punto di vista idraulico con l’incremento dei diametri delle tubazioni, la regolarizzazione e sistemazione degli impianti di sollevamento e delle condotte in pressione, il completamento del processo di efficientamento energetico del sistema di pompaggio, potenziamento della condotta fognaria che attraversa il parco comunale e alimenta la nuova stazione di sollevamento realizzata recentemente.

Ma l’intervento più importante è sicuramente la delocalizzazione del depuratore del porto con riconversione tramite sollevamento delle acque nere e pretrattamento e sollevamento delle acque di pioggia con realizzazione allo stesso tempo di una nuova conduttura che dal porto trasporterà le acque alla stazione di sollevamento del parco comunale.

Pompe parco termoli

C’è poi l’importante miglioramento del depuratore di Pantano Basso che adesso è progettato per 22.000 abitanti equivalenti ma in futuro con una linea parallela e un incremento della capacità depurativa dovrà arrivare a coprire 60.000 abitanti equivalenti. Inoltre è previsto anche che tramite il project financing si arriverà a interventi di manutenzione straordinaria sugli impianti di Pantano Basso e la realizzazione di una nuova vasca di digestione anaerobica e il raddoppio della vasca di ispessimento esistente sulla linea fanghi per garantire la piena funzionalità del trattamento dei fanghi prodotti.

La finanza di progetto prevede che la durata della concessione del servizio idrico passi quindi a 15 anni e chiaramente in fase di appalto l’Acea in quanto società proponente avrà diritto di prelazione in caso di offerte migliori arrivate al comune.

L’importo stimato per l’intero investimento comprensivo di Iva viene indicato in 12 milioni e 288.500 euro ma va ricordato che l’intervento di delocalizzazione del depuratore del porto ha già ottenuto un contributo di 3 milioni e 250.000 euro messi a disposizione dalla Regione Molise grazie ai finanziamenti europei del fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020.

Durante la conferenza di fine anno, Toma si è soffermato su vari aspetti riguardanti il porto molisano. “Sta andando avanti il percorso di riconoscimento del porto di Termoli nell’ambito dell’Autorità portuale meridionale e la Zes è in fase avanzata. I progetti infrastrutturali Zes, finanziati nell’ambito del Pnrr, assommano a circa 25 milioni di euro e riguardano opere da realizzare all’interno del Cosib di Termoli: zona franca doganale, viabilità e depuratore“.

commenta