Rischi assembramenti

Veglioni di fine anno tra controlli e limitazioni. Toma: “Bisogna evitare le feste fino all’alba”

A due settimane dalla notte di San Silvestro, ristoranti e discoteche si organizzano per festeggiare l'arrivo del 2022: alla capienza limitata e all'obbligo del super green pass si potrebbero aggiungere ulteriori restrizioni che il Governo sta valutando.

L’anno nuovo è finito, ma qualcosa ancora qui non va…” cantava Lucio Dalla nella celebre ‘L’anno che verrà’. L’anno scorso per salutare l’arrivo del 2020 c’era il coprifuoco, una misura straordinaria presa per arginare il virus che dilagava in un’Italia ‘tinta’ di rosso e arancione. Quest’anno, anche se la situazione epidemiologica è decisamente più confortante grazie alla campagna vaccinale, la variante Omicron induce a mantenere alta la guardia.

Nei ristoranti, per il classico veglione di fine anno, si potrà andare solo con la certificazione verde ‘rafforzata’. In questi giorni stanno aumentando le proposte dei menu del classico cenone che in qualche caso avrà come sottofondo musicale il concerto di musica live. Stesso discorso nelle discoteche che hanno già iniziato a sponsorizzare gli eventi sulle proprie pagine social: “Si entra solo con super green pass”.

Sembra chiaro che il presidente Donato Toma non firmerà un’ordinanza più restrittiva rispetto alle misure che il Governo (che ieri sera ha dato il via libera al decreto per la proroga al 31 marzo dello stato d’emergenza per il Covid) ha già stabilito e a cui potrebbero aggiungersene altre. Fra queste l’introduzione dell’obbligo di mascherina all’aperto durante le festività. Alcuni sindaci lo hanno già fatto di fronte all’estensione dei contagi nei loro comuni: è avvenuto a Montorio nei Frentani ad esempio.

“I sindaci hanno la possibilità di prendere ordinanze specifiche”, ha ribadito il governatore molisano che ha rinnovato l’invito a evitare festeggiamenti fino all’alba di Capodanno. Inoltre, ha ricordato, “le linee guida (contenute nell’ordinanza del Ministero della Salute pubblicata lo scorso 6 dicembre, ndr) prevedono che siano controllati la capienza nei locali e il green pass rafforzato per partecipare alle feste nei locali. Mi auguro che i veglioni non proseguano fino alla mattina e che non si faccia abuso di alcolici”.

Intanto per evitare i rischi legati a possibili assembramenti molte città stanno decidendo di annullare le feste o i concerti in piazza. A Campobasso, ad esempio, si svolgeranno solo le classiche maitunate alle 18 in piazzetta Palombo, anche se non è ancora chiaro se gli ingressi saranno contingentati per la folla che solitamente segue questo tradizionale appuntamento. I locali del capoluogo comunque non avranno l’obbligo della chiusura anticipata come succede normalmente: a concedere tale deroga è l’ordinanza firmata a inizio mese dal sindaco Roberto Gravina.

Non ci saranno limitazioni nei locali che si trovano nell’hinterland, nel territorio di Ripalimosani o a Ferrazzano ad esempio.

“Al momento non ci sono le condizioni per adottare un’ordinanza più restrittiva – spiega invece a Primonumero il sindaco di Ferrazzano Antonio Cerio – ed è in vigore il provvedimento sulla quiete pubblica presa prima del periodo pandemico. Quindi valuteremo in base alla situazione epidemiologica e se arriveranno istanze da parte dei gestori dei locali sulla richiesta di un’ulteriore proroga”.

Anche a Termoli i festeggiamenti non subiranno limitazioni: il sindaco Francesco Roberti non è orientato ad adottare ordinanze ad hoc.

E chi decide di festeggiare in casa con gli amici e i parenti? “Sarebbe meglio gli invitati non vaccinati si sottoponessero a tampone”, la raccomandazione dei virologi. Chissà.

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