Una testimonianza

Infermiere trova lavoro “ma il Centro per l’impiego non mi rilascia il certificato per l’assunzione”

Il paradosso che vede come protagonista Andrea, un infermiere che ha trovato un'occupazione nell'assistenza domiciliare dei malati di Sla. Ha bisogno di un certificato per firmare il contratto ma alle mail e alle telefonate fatte agli uffici preposti non ha mai risposto nessuno

Si chiama Andrea ed è un infermiere. Avrebbe un’occasione di lavoro nell’assistenza domiciliare ai malati di Sla ma rischia di pagare – a caro prezzo –  i disservizi che da tempo si registrano al Centro per l’Impiego: quel posto di lavoro potrebbe perderlo. Perchè Andrea ha bisogno di un certificato per l’assunzione. Un documento che solo il Centro per l’Impiego può rilasciargli ma che non riesce ad ottenere: alle telefonate e alle mail inoltrate agli uffici preposti non risponde nessuno.

E’ lui stesso a contattare la nostra redazione per raccontarci la paradossale vicenda di cui è protagonista, vittima dell’ennesimo caso di inefficienza della pubblica amministrazione. 

“Sono un infermiere in attesa di essere assunto per assistenza domiciliare per malati di Sla – esordisce Andrea – che purtroppo dovranno aspettare che il centro per l’impiego provveda a rilasciarmi il certificato storico necessario per la mia assunzione”.

L’operatore sanitario è amareggiato e decide di raccontare alla nostra redazione l’episodio dopo l’ennesima mattinata trascorsa al telefono con la speranza di parlare con un impiegato del Centro per l’Impiego. “Dopo giorni di telefonate e mail andate a vuoto, finalmente ho avuto risposta dall’altro capo del telefono”. Ma la telefonata non è andata nel modo sperato. “Dopo giorni passati a telefonare e scrivere (al protocollo, all’addetto indicato sul sito ufficiale e persino al dirigente) finalmente qualcuno ha risposto (un centralinista? Un usciere? Un passante qualsiasi? Non si sa!) dichiarando in malo modo che non è possibile parlare con gli impiegati perché per loro sarebbe un disturbo. Che bisogna aspettare (Chi? Cosa? E per quanto tempo? Non si sa neanche questo) usando un tono arrogante e maleducato”. Anzi alla fine, chi era dall’altro capo del telefono “ha agganciato”, riferisce ancora Andrea. Che si chiede? “Si abbassa il telefono ad un utente? È questo il modo di fare? Lasciamo un centro per l’impiego in queste mani?”.

Rabbia, delusione, contrarietà: sono gli stati d’animo che l’infermiere ha provato in quel momento. Intanto il suo problema non è stato risolto: senza quel certificato non può essere assunto. Il danno e la beffa a causa di “un servizio inadeguato”, insiste. “Che il centro per l’impiego non serva a un granché è ormai cosa risaputa, ma che sia anche di ostacolo a chi un lavoro se l’è trovato da solo e non può essere assunto perché non riesce ad ottenere un semplice certificato storico da parte degli uffici preposti, ha dell’incredibile”. 

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